Virgin Australia, conti in rosso:
meno voli e 750 licenziamenti
Profondo rosso nei cieli australiani. Virgin Australia ha fatto segnare nell’ultimo anno fiscale una perdita di 349 milioni di dollari australiani, pari a circa 235 milioni di euro, e ha annunciato un pesante taglio al personale con 750 licenziamenti e una sostanziosa riduzione di tratte.
Misure che consentiranno al vettore di risparmiare fino a 75 milioni di dollari australiani l’anno.
Per l’amministratore delegato della seconda principale compagnia aerea australiana, Paul Scurrah, si tratta di una “cura necessaria” per assicurare il riequilibrio dei conti che verrà perseguito anche attraverso un rallentamento nel rinnovo della flotta che attualmente conta 113 aeromobili, schierati su 51 destinazioni nel pianeta, per un totale di circa 24,9 milioni di passeggeri trasportato lo scorso anno.
Le principali cause di questa débâcle vanno ricercate nell’aumento consistente del costo carburante e la domanda aerea in forte contrazione da diversi mesi.
A rivedere conti e attività operativa sarà anche Tigerair, la compagnia low cost di Virgin, che ha chiuso l’anno finanziario con un bilancio in rosso e perdite per 45 milioni di euro.