Si aggiornano continuamente le stime sugli effetti economico-sociali della pandemia Covid-19. È di queste ore l’ultima allarmante previsione del World Travel & Tourism Council che ritiene a rischio circa 75 milioni di posti di lavoro nel solo settore dei viaggi e dei trasporti.
Una cifra inimmaginabile alla quale si accompagna una perdita di oltre 2,1 trilioni di dollari per l’economia mondiale a causa di mancati viaggi nel mondo che – con le restrizioni adottate da oltre 90 Paesi, costringerà a casa almeno 2,5 miliardi di persone nelle prossime settimane.
Ad accusare maggiormente i contraccolpi del blocco totale dei viaggi leisure e d’affari sarà la regione dell’Asia-Pacifico con circa 49 milioni di posti di lavoro a rischio e una perdita di fatturati pari a 800 miliardi di dollari. Mentre in Europa i posti di lavoro in bilico sarebbero circa 10 milioni con un calo di 552 miliardi di dollari. Nelle Americhe, invece, le perdite economiche legate al turismo sarebbero pari a 570 miliardi di dollari, con 7 milioni di occupati in meno.
Sempre secondo il Wttc, i Paesi che subiranno i maggiori danni dall’emergenza sanitaria globale saranno Italia, Regno Unito, Francia, Giappone, Indonesia, India e Brasile.
Per il presidente e ceo del Wttc, Gloria Guevara, «si tratta di cifre sbalorditive che provocano forti preoccupazioni in moltissime famiglie nel mondo e purtroppo questo quadro devastante è anche il risultato di un lento e tardivo intervento dei governi nazionali nell’arginare la pandemia. Se nei prossimi giorni non verranno presi provvedimenti a sostegno del settore, si rischia il tracollo con conseguenze imprevedibili su tutta l’economia globale».