VisiTuscia Expo 2024, aspettando il Giubileo
Nel segno della cultura, dell’enogastronomia e del turismo religioso, pensando al Giubileo. Sono i perni fondamentali attorno ai quali ruota VisiTuscia Expo 2024, la Borsa del Turismo e dell’Enogastronomia della Tuscia viterbese, in programma dal 21 al 23 novembre nell’ambito della Dmo “Expo Tuscia”, il secondo evento di promo commercializzazione dedicato alle eccellenze del territorio.
Organizzata dal Cat – Centro Assistenza Tecnica di Viterbo – l’iniziativa vede protagonisti i Comuni e le imprese del territorio localizzati anche lungo la direttrice della Via Francigena. L’obiettivo è presentare le eccellenze viterbesi con il coinvolgimento interessato delle aziende, per far conoscere quanto di interessante il territorio possa offrire, non solo dal punto di vista dell’ospitalità ricettiva ma anche enogastronomico, culturale, ambientale, termale e religioso.
«Per rispondere a questa esigenza – spiega Vincenzo Peparello presidente della Dmo “Expo Tuscia” – si visiteranno aziende, cantine e si potranno degustare alcune fra le più apprezzate specialità culinarie locali. Ma lo sguardo quest’anno sarà proiettato al futuro e in modo particolare al prossimo anno, quando l’Italia e il mondo intero celebreranno l’Anno Giubilare. Per questo abbiamo voluto mettere nel programma della manifestazione due visite speciali: alla Chiesa di Santa Cristina a Bolsena, dove nel 1263 avvenne il miracolo eucaristico da cui fu istituito il Corpus Domini, e al Palazzo dei Papi a Viterbo, sede pontificia dal 1257 al 1281».
«Sarà comunque l’intero tragitto della Via Francigena che attraversa la provincia, da Proceno fino a Roma, a catalizzare l’attenzione dei turisti il prossimo anno – precisa – La presenza di numerosi operatori del turismo organizzato, vorrà essere l’avvio di un ponte comunicativo e comunitario, nella prospettiva dell’accoglienza per il prossimo anno».
Un appuntamento di promo commercializzazione, dunque, per operatori turistici, tour operator, agenti di viaggi, startup, blogger e giornalisti della stampa specializzata dei settori turistico, enogastronomico e religioso. Il progetto della Dmo “Expo Tuscia”, ammesso e finanziato dalla Regione Lazio, si sostanzierà su più fronti, generando una vetrina ricca di contenuti da portare alla ribalta anche grazie all’ausilio delle nuove tecnologie che consentiranno di ridurre le distanze e generare più ampi interessi.
«Expo Tuscia è una delle poche Dmo nel Lazio che copre diversi tipi di cluster con prodotti alternativi e complementari, nonchè di offerte di nicchia legate alla sua cultura, tradizioni e all’enogastronomia – nota il destination manager Francesco Comotti – Il consorzio si pone quindi come promotore di dialogo e interazione tra le realtà del territorio, anche grazie al suo ampio partenariato pubblico e privato, attuando azioni di condivisione delle linee strategiche di sviluppo tra le varie realtà coinvolte».