Viva Wyndham Resorts è operativa con metà dei suoi hotel: il Gruppo ha utilizzato la situazione eccezionale di chiusura delle strutture nei mesi scorsi per attuare profonde ristrutturazioni e restyling. Lavori strutturali, manutenzioni straordinarie agli impianti, nuovi arredi sono stati realizzati in vari resort, ora pronti a riaccogliere anche i turisti italiani non appena sarà possibile raggiungere Messico e Repubblica Dominicana.
La riapertura è stata graduale, nelle sistemazioni e nelle infrastrutture, sia perché ogni mercato internazionale ha le proprie tempistiche, sia per testare adeguatamente i nuovi protocolli in materia di igiene e sicurezza.
La catena alberghiera ha adottato il protocollo POSI-Check, creato da Cis, la divisione salute di Cristal International Standards, e ha collaborato con World Health Organization nel definire gli standard a tutela degli ospiti e del personale.
Ad oggi sono operativi Viva Wyndham Dominicus Beach a Bayahibe (Repubblica Dominicana); V Samaná a Samaná (Repubblica Dominicana); Viva Wyndham Tangerine a Cabarete (Repubblica Dominicana); Viva Wyndham Maya a Playacar (Messico).
Giuliana Carniel, vice president sales and revenue management Viva Wyndham Resorts, ha dichiarato: «Siamo pronti ad accogliere nuovamente il pubblico italiano, senza aver snaturato tutto ciò che ha dimostrato di amare in questo trentennio. Resta confermata la commercializzazione in Italia, con Alpitour World, attraverso i diversi brand del Gruppo, per le strutture Dominicus Beach e Palace, Maya e Fortuna Beach. Mentre il Viva Azteca in Messico e il V Samanà continuano a essere distribuiti attraverso l’operatore Settemari. Il nostro obiettivo è riaprire al più presto anche Viva Wyndham Dominicus Palace, Viva Wyndham Azteca, Viva Wyndham Fortuna Beach e V Heavens».
Il protocollo POSI-Check prevede: definizione di una figura manageriale referente e creazione di un team di controllo che monitori che le misure preventive vengano applicate; perizie per aumentare eventualmente le misure di controllo e contenere ogni rischio di infezione; definizione di procedure per lo staff, formazione preventiva per la propria sicurezza; sviluppo di pratiche di igiene rivolte a ospiti e staff attraverso postazioni presenti nei resort: istruzioni, equipaggiamenti, firme; definizione di un piano di pulizia che ottimizzi agio ed efficienza in caso di superfici ad alto contatto, nonché di disinfettanti di livello ospedaliero nelle aree comuni; adozione di procedure di pulizia d’emergenza per assicurare che, nell’eventualità di un incidente, le operazioni siano efficienti e sicure.
E ancora, adozione di protocolli generali di pulizie intensificate in spazi quali palestre, centri benessere, miniclub e aree ricreative; alta frequenza nelle azioni di pulizia nei magazzini di food & beverage, secondo i criteri di sicurezza alimentare; trasmissione del concetto di distanza di sicurezza; conferma che tutti i sistemi di areazione siano puliti e oggetto di costante manutenzione, per prevenire la diffusione di eventuali infezioni; controllo della decontaminazione delle piscine secondo le procedure definite; definizione di procedure chiare ed efficaci nel caso si verifichi un caso di positività, gestione di casi sintomatici di personale e ospiti, inclusi isolamento, separazione e servizi a supporto.