La sfida era investire per rendere gli hotel più autonomi in campo energetico e per salvaguardare il patrimonio ambientale. Viva Wyndham Resorts, che oggi ha 3000 camere e 2 milioni di presenze annue, ha presentato i dati e i riconoscimenti ricevuti per gli obiettivi conseguiti in questi anni di politiche energetiche (pannelli fotovoltaici e solari, riduzioni di gas nell’atmosfera, spiagge bandiera blu, diminuzione dell’uso di plastica e carta, raccolta differenziata).
«Quest’anno abbiamo raccolto i frutti di una serie di decisioni prese negli ultimi anni sul tema ambientale – ha commentato Ettore Colussi, presidente Viva Wyndham Resorts – Abbiamo seguito una doppia strategia: da un lato abbiamo pensato di voler preservare la natura meravigliosa che è contesto e protagonista dei resort; dall’altro abbiamo valutato che le risorse energetiche alternative possono rivelarsi convenienti sul piano imprenditoriale. Inizialmente viene fatto un investimento ma nel tempo il risparmio arriva. Doppi benefici che ci auguriamo segnino il cambio di passo di tante scelte internazionali».
Il 14 settembre il coordinamento nazionale dominicano della Giuria Internazionale Bandiera Blu ha conferito la riassegnazione a Playa La Laguna Dominicus, dove sorgono il Viva Wyndham Dominicus Beach e Palace. Il 19 settembre è seguito un riconoscimento da parte dell’Onu, dipartimento Ambiente, relativo alle stesse due strutture per la riduzione delle emissioni di gas effetto serra.
Viva Wyndham Resorts si prefigge di ridurre l’utilizzo di materiali non riciclabili: per quanto riguarda la plastica, dal 1° settembre ha eliminato le cannucce ai bar, sostituendole, a richiesta, con altre biodegradabili, e seguiranno altre iniziative nel 2019. Ha preferito diffondere le informazioni sulle attività giornaliere nei resort attraverso schermi digitali nelle aree comuni e un canale televisivo all’interno delle sistemazioni, per ridurre i consumi di carta e toner delle stampanti. Ha inoltre avviato un programma di raccolta differenziata di plastica, carta, vetro, alluminio, pile, oli e residui di caffè.
La catena ha avviato anche un programma di formazione e sensibilizzazione del personale per ridurre l’impatto ambientale, con l’idea che gli staff diventino ambasciatori di buone pratiche, all’interno degli hotel e delle proprie comunità. Infine un invito agli ospiti a collaborare: non lasciando i mozziconi nella sabbia, non chiedendo di sostituire ogni giorno la biancheria, dando suggerimenti per implementare le attività di Viva Life.