by Redazione | 26 Ottobre 2022 10:55
Intercettare il turismo neverending e fidelizzarne i clienti: è la finalità di Vivila, il primo marketplace per questo tipo di turismo analizzato di recente dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano. Un turismo che si traduce nella opportunità, grazie alle nuove tecnologie, di vivere esperienze turistiche che estendono la durata del viaggio e l’esplorazione di una meta prima, dopo e anche durante la vacanza vera e propria.
Il divieto di viaggiare imposto dai ripetuti lockdown non ha creato solo grandi aspettative nei confronti di una ritrovata libertà di muoversi, ma ha anche cambiato le abitudini dei viaggiatori, che oggi sono molto più propensi ad acquistare online prodotti ed esperienze per approcciare territori inesplorati, conoscere tradizioni nuove, sperimentare profumi e sapori diversi da quelli di casa propria. Il viaggio tanto desiderato, grazie al turismo digitale, inizia quindi prima e continua anche una volta rientrati dalla vacanza.
Da questa consapevolezza nasce Viviladmc.com, il primo marketplace per questi nuovi modelli di business. Ma in quale modo agenzie turistiche, guide locali, produttori e tutti gli stakeholder interessati possono soddisfare il bisogno emergente di un turismo senza confini? Gli esempi sono moltissimi, in particolare Chiara Martini, ceo e founder di Vivila Dmc osserva: «Consiglio di partire da prodotti e servizi che possano realmente raccontare le tradizioni e le caratteristiche di un luogo, così da valorizzare al meglio ogni meta, anche quella meno battuta. Esiste una serie sconfinata di contenuti ed esperienze che si possono proporre online, come laboratori, corsi di italiano, lezioni sull’Opera, cooking class, visite guidate da remoto a borghi, musei, palazzi, castelli. E poi ovviamente si possono vendere i prodotti tipici e il made in Italy»
Viviladmc.com permette inoltre di estendere l’incontro tra la domanda e l’offerta proprie di questo modo nuovo di fare turismo, destinato a crescere perché più coinvolgente, fruibile in qualunque momento dell’anno e anche sostenibile.
E nel marketplace, l’offerta di prodotti e servizi che invoglino a esplorare luoghi nuovi può essere fonte d’ispirazione per il consumatore e rappresenta un’interessante opportunità di rinascita per i territori italiani al di fuori dei grandi flussi turistici. Il cliente incuriosito può decidere di acquistare un laboratorio o un corso e successivamente potrebbe scegliere di prenotare un viaggio che lo porti fisicamente nel luogo che l’esperienza digitale gli ha fatto conoscere.
Oltre a supportare la vendita di soggiorni, gli acquisti all’interno di un marketplace dedicato al neverending tourism vanno ad arricchire l’esperienza onsite del turista. Ad esempio attraverso un corso online che insegna a fare il pesto genovese mentre si visita Genova.
Last but not least, il neverending tourism abbatte le distanze e le barriere architettoniche e permette di scoprire luoghi lontani o lontanissimi anche a chi, magari a causa di una disabilità, è impossibilitato a muoversi. «Le opportunità del marketplace sono davvero infinite – aggiunge il cmo e cofounder di Vivila, Elena Merico – e penso anche agli studenti (stranieri e non) che generalmente hanno l’occasione di fare una sola gita culturale nel corso dell’anno scolastico – specifica. Grazie al Neverending Tourism e al Marketplace di Vivila gli insegnanti possono offrire ai ragazzi e alle ragazze progetti di avvicinamento a luoghi e culture lontani, da portare avanti per tutto l’anno».
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