Il vizietto di non farsi capire: è arrivato #Sapevatelo
Passi il bleisure. Passino persino i Millennials e le cinquanta sfumature per dire “giovane”. Passi pure il claim e il cugino pay-off. Ma di fronte ad amazonisation non c’era alternativa: bisogna fermarsi e fare mea culpa. Abbiamo il vizietto, noi del trade, di arroccarci nel fortino di un linguaggio altezzoso, a tratti oscuro a noi stessi. Come se il fatto di rivolgersi a dei tecnici giustificasse l’utilizzo esasperato, e a volte un po’ snob, dei tecnicismi.
Ebbene, quel giorno che in redazione piombò amazonisation, trovandoci eccitati e per certi versi attoniti, ci rendemmo conto di stare violando impunemente la prima legge della comunicazione: farsi capire dai lettori. Allora decidemmo di riprendere un’antica vocazione: offrire un servizio utile alle agenzie di viaggi. Utile a chi organizza e vende viaggi, ma anche noi che parliamo, parliamo, parliamo, con il rischio talvolta di farlo a vanvera.
Così abbiamo deciso di pubblicare, a puntate, un Glossario per i professionisti del turismo che ha preso il nome di #Sapevatelo, curato in gran parte da Giulia Di Camillo, reduce del master Turismo e Territorio dell’Università Luiss School of Government, con cui abbiamo avviato una collaborazione. Una rubrica dove, settimana dopo settimana, abbiamo chiarito il significato esatto di neologismi, anglicismi e acronimi criptici, che oggi presentiamo in un minidizionario in distribuzione alla Bmt di Napoli. Un libricino maneggevole che immaginiamo sulle scrivanie di agenti, operatori e manager del turismo, come strumento di lavoro di uso quotidiano.
D’altronde, se l’informazione è il nostro core business – ops, intendevo dire la principale attività della nostra azienda – la formazione è, nondimeno, uno degli obiettivi storici de L’Agenzia di Viaggi. E guai a tradirla la propria storia.