Sei mesi di restyling radicale, costato circa 4 milioni di euro, hanno trasformato un preesistente residence un po’ anonimo in un complesso di villette in stile mediterraneo tra i più “instagrammabili” della Sicilia. Un giardino di essenze locali, ravvivato da cascate colorate di oleandri, bouganville e lantana, circonda le 150 camere dal design fresco e raffinato firmato dallo studio Puleo di Catania, la piscina di 1.000 mq che sembra una laguna tropicale, i campi da tennis e calcetto, il Thalasso Space in posizione panoramica e il ristorante Il Baglio, con cucina ispirata alla tradizione siciliana.
INVESTIMENTO DA 15 MILIONI. Il forte legame con il territorio è, del resto, il filo conduttore alla base di questo secondo resort di proprietà di Voihotels, dopo l’Andilana Beach in Madagascar, che ha comportato un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro, tra acquisizione e ristrutturazione.
«Questo progetto nasce dalla bellezza, che è la chiave con cui abbiamo pensato questo posto – ha commentato Paolo Terrinoni, amministratore delegato della catena alberghiera del Gruppo Alpitour – Un luogo che non è un punto di arrivo, ma di partenza. Questo territorio è un concentrato di bellezza ed eccellenze straordinarie, tra cultura, arte, storia, eno-gastronomia, e la nostra idea è rendere nota questa bellezza per una clientela che cerca nuovi format».
Per rendere fruibili agli ospiti le numerose opportunità di esperienze disponibili nei dintorni, a cominciare dalla possibilità di noleggiare un’auto per esplorare la zona, si sta sviluppando, anche in collaborazione con l’amministrazione locale, il servizio Voi Concierge, che avrà presto anche un’app dedicata.
Punto forte del concept del resort è la cucina, ovviamente espressione del territorio, quindi tipicamente siciliana e con utilizzo di prodotti locali. Il ristorante principale sarà presto affiancato da un altro à la carte che punta sul pesce e sulla valorizzazione delle eccellenze siciliane, soprattutto i vini.
DA AMALFI ALL’ALBANIA. «L’obiettivo è creare una collana di 10-12 hotel d’eccellenza nelle destinazioni più rappresentative d’Italia – ha confermato Terrinoni – come la Costiera Amalfitana, Venezia, Firenze».
Nel 2017 il gruppo ha registrato un fatturato di 65 milioni di euro, ma si stima che quest’anno raggiungerà circa 95 milioni, con una marginalità Ebitda a due cifre, per un totale di 14 strutture alle quali potrebbero presto aggiungersene altre. «È in via di definizione un progetto per la gestione di un resort da 180 camere nel sud dell’Albania – afferma l’ad – che potrebbe aprire entro 24 mesi, ma stiamo anche guardando all’Africa».