«Volare in Cina non conviene»: appello Lufthansa all’Ue

«Volare in Cina non conviene»: appello Lufthansa all’Ue
28 Agosto 10:17 2024 Stampa questo articolo

Sempre più pesanti le ripercussioni della guerra Russia-Ucraina per il trasporto aereo europeo: lo stop al sorvolo nei cieli russi, decretato nel 2022 che ha costretto tutte le compagnie aeree europee e quelle americane ad effettuare rotte più lunghe e costose verso la Cina, ha indotto Lufthansa a inviare un dossier alla Commissione Ue nel  quale si documenta un crescente stato di difficoltà a mantenere operativi i collegamenti  verso gli scali cinesi a causa di costi lievitati anche del 30% per via dell’aumento dei tempi di volo e consumo carburante e rendimenti operativi che su queste rotte sono calati anche del 10%.

È quanto rivelato dal giornale tedesco Handelsblatt che ha riportato ampi stralci di questa preoccupata comunicazione dei vertici del Gruppo tedesco a Bruxelles, nella quale si evidenzia pure come questa posizione di svantaggio concorrenziale ha già prodotto una espansione delle attività operative dei maggiori vettori cinesi a danno di quelli europei.

Attualmente Lufthansa opera 40 frequenze settimanali sulla Cina con voli da Monaco e Francoforte per Pechino, Shanghai e Hong Kong assicurando un buon 70% dell’offerta aerea che veniva assicurata nel 2019, ultimo anno pre pandemia.

La missiva del vettore a Bruxelles evidenzia pure che le compagnie aeree cinesi e quelle degli Emirati Arabi beneficiano di bassi costi di localizzazione, bassi standard sociali ed elevati investimenti pubblici, con il serio rischio di diventare dei competitor troppo forti grazie a palesi vantaggi derivanti dalla presenza statale che invece nell’Unione Europea è stata da tempo vincolata a rigorose regole.

La pronuncia di Lufthansa segue di poche settimane l’annuncio di Virgin Atlantic di sospendere la sua rotta su Shanghai e quello di Qantas che ha interrotto l’operatività dei voli da Sydney a Shanghai perché sempre meno remunerativi e con un load factor (indice di riempimento dei posti a bordo), insufficiente. E tra i player del vecchio continente spicca anche la clamorosa decisione di British Airways che da ottobre sospenderà i suoi collegamenti diretti da Londra a Pechino.

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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