È stata già ironicamente ribattezzata norma “anti-inciuci“. È quella che Enac, l’ente nazionale di aviazione civile, ha introdotto nel nuovo bando che riguarda la procedura negoziata di emergenza per i voli in continuità territoriale, per assicurare un’adeguata copertura aerea all’aeroporto “Raffaello Sanzio” di Ancona.
La misura si è resa necessaria dopo la decisione di Aeroitalia di interrompere i collegamenti su Roma e Milano, anche a seguito della vicenda, ancora tutta da chiarire, relativa all’accordo di marketing tra la compagnia aerea guidata da Gaetano Intrieri e la Atim, l’agenzia di promozione regionale delle Marche, di fatto saltato per il mancato pagamento al vettore di quanto era stato pattuito.
Nel nuovo bando, infatti, c’è una clausola che esplicitamente recita: «Il soggetto che dal 16 marzo sarà chiamato a gestire i voli di continuità territoriale dallo scalo di Ancona dovrà impegnarsi a non offrire, non accettare e non chiedere somme di denaro, al fine dell’affidamento del contratto e/o in relazione alla corretta esecuzione del medesimo». È questo il passaggio-chiave del cosiddetto “patto di integrità” che l’Ente nazionale dell’aviazione civile ha inserito nella procedura negoziata di emergenza. Una clausola che detta, di fatto, regole di comportamento che potrebbero “fare giurisprudenza”, come si usa dire in ambito legale, ed essere adottate anche in altri futuri bandi dell’ente.