E così l’Epifania tutte le tariffe aeree care si è portata via e l’Antitrust ha drizzato le antenne. In parole povere – a parte la Sicilia che si è impegnata concretamente ad abbassare i costi per i residenti durante le Feste – i prezzi monstre validi per Natale e Capodanno sono crollati subito dopo la Befana, addirittura fino a -92%, come riporta la Repubblica. Allora l’Authority si è insospettita e ha aperto un’indagine.
Facciamo due conti, in base ai dati del “Centro di formazione e ricerca sui consumi“, confrontati su Skyscanner. Chi ha acquistato un ticket aereo di sola andata per trascorrere le Feste in famiglia, partendo il 23 dicembre, ha speso un minimo di 379 euro per la tratta Venezia-Cagliari, 358 per Bologna-Cagliari e 353 per Bologna-Palermo. Non è tutto. L’analisi rivela che per la rotta Genova-Catania prima di Natale non si scendeva sotto i 340 euro e i 335 se la destinazione era Palermo. Servivano invece 328 euro per volare da Venezia a Palermo.
Adesso per una tratta nazionale siamo scesi a poco oltre i 30 euro: come si dice, nota le differenze. Eccole qua, riferisce sempre la Repubblica citando il “Centro di formazione e ricerca sui consumi”. Bologna-Palermo sola andata, con partenza sabato 10 febbraio, è scesa a 31 euro, -91,2% rispetto a dicembre. Ci vogliono 52 euro per Genova-Palermo, pari a una riduzione dell’84,5%, mentre per Bologna-Cagliari si parte da 62 euro, -82,7%, e Venezia-Palermo è diminuita del 79,2%, -69,7% per Genova-Catania e -62,5% sulla Venezia-Cagliari. Alla faccia dei saldi.
Puntuale la denuncia di Furio Truzzi, responsabile del “Centro di formazione e ricerca sui consumi” e presidente onorario di Assoutenti. «I rialzi delle tariffe provocate da algoritmi e sistemi di definizione dei prezzi dinamici hanno “dopato” il settore, con conseguenze dirette sulle tasche dei consumatori. Nel 2023 i biglietti dei voli nazionali hanno subito un rincaro medio annuo del +37,8%, che si aggiunge al +20% del 2022, aggravando la spesa degli italiani per gli spostamenti. Attendiamo fiduciosi i risultati dell’indagine aperta dall’Antitrust sugli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree, per capire se tali strumenti siano legittimi o se, al contrario, rappresentano una pratica scorretta a danno dei consumatori».