Voli, Eurocontrol: “Estate al +7%, ma resta il nodo ritardi”
È aumentato del +7% sul 2022, annuncia Eurocontrol, il numero di voli operati nei circa 40 Paesi europei parte della sua rete durante l’alta stagione estiva (giugno-luglio-agosto). Una crescita, questa, che nonostante il caos ritardi (e cancellazioni) – su cui l’organizzazione è al lavoro nel contesto della programmazione dell’estate 2024 – ha consentito di raggiungere il 93% dei livelli pre-pandemia.
Diverse le aree che si sono distinte, come l’asse sud-orientale dalla Croazia alla Turchia, che ha registrato aumenti di traffico sullo scorso anno di oltre il 10%. In media, ci sono stati 32.495 voli al giorno: la data più trafficata è stata quella del 7 luglio, che ha raggiunto 34.637 collegamenti aerei.
I ritardi dovuti alla gestione del flusso del traffico aereo (Atfm) per volo sono stati simili a quelli dell’estate precedente con 3,8 minuti per volo (3,7 nel periodo giugno-agosto 2022). I ritardi causati dalle condizioni meteorologiche sono aumentati in modo significativo da 1 minuto/volo a 1,6 minuti/volo. Senza l’elemento meteorologico, i ritardi Atfm per volo sono diminuiti del 18% da 2,7 minuti/volo a 2,3 minuti/volo.
La percentuale di voli in arrivo entro 15 minuti dall’orario di arrivo previsto è stata migliore durante i principali mesi estivi del 2023 rispetto agli stessi mesi del 2022, passando dal 63,9% al 66,0%. Tuttavia, questo livello di puntualità è peggiore rispetto al 2019, quando ad arrivare entro 15 minuti dall’orario previsto era stato il 72,9% dei collegamenti.
“Nei prossimi mesi – fa sapere Eurocontrol – si lavorerà con i partner di rete per pianificare l’estate 2024 e per affrontare questioni chiave che contribuiscono ai ritardi complessivi come l’impatto delle condizioni meteorologiche; la maggiore flessibilità da parte di tutti gli stakeholder operativi; la programmazione realistica e le partenze puntuali; la capacità. L’obiettivo è chiaramente garantire che nel futuro l’esperienza dei viaggiatori migliori”.
