In principio fu Napoli, meta rivelazione dell’Italia nel post Covid, a raccogliere l’interesse di United Airlines per un volo diretto con gli Usa. Poi, nel giro di un biennio, anche le altre due grandi sorelle Usa (American e Delta) sono sbarcate a Capodichino. All’ombra del duopolio Roma-Milano, che fino a pochi anni fa intercettava tutte le rotte a lungo raggio (a eccezione di Venezia), il Sud Italia ha preso coraggio, spostando gli equilibri e si è preso una fetta di mercato piccola ma consistente. Accanto a Napoli, infatti, Palermo ha ritrovato un volo diretto per gli States, Catania guarda al Medio Oriente e Lamezia Terme conserva con successo il volo estivo per il Canada.
SPRINT DI NEOS SULLA SICILIA
Tutti si aspettavano un vettore Usa pronto a operare la Palermo-NewYork. Con un colpo a sorpresa, invece, l’italiana Neos ha bruciato tutti sul tempo e pochi mesi fa ha lanciato la sua seconda rotta sulla Grande Mela dall’Italia (dopo il volo da Milano). Una mossa spregiudicata, a prima vista, ma che ha solide basi di partenza, secondo il direttore commerciale del vettore del Gruppo Alpitour, Aldo Sarnataro: «Mentre tutti i vettori Usa sono concentrati su Napoli, noi proviamo a intercettare traffico su una destinazione meno “di moda”, ma che ha un fascino e un’attrattività consolidate per il turista Usa».
A onor del vero, fino a qualche anno fa, il Palermo-NewYork è stato un collegamento molto redditizio e Neos ha intenzione di portarlo a regime nei prossimi anni. Per ora la rotta sarà solo estiva e partirà con due frequenze settimanali. Il primo volo è previsto per il 9 giugno 2024, operato con B787 Dreamliner con 28 posti in Premium e 327 in Economy. Dopo il successo della Malpensa-NewYork, la compagnia tenta il bis: un investimento così importante da far cambiare anche la tipologia d’offerta. Neos evolve da compagnia charter a legacy, almeno sui voli per il Nord America, dove la rotazione, la scelta dei pasti a bordo e una maggiore attenzione ai clienti premium fanno la differenza, soprattutto per i turisti stranieri.
LA TRIPLETTA CAMPANA
Nel frattempo Napoli si godrà un traffico statunitense mai visto prima. Complice un periodo d’oro che la città partenopea sta vivevendo negli ultimi anni a livello turistico, sportivo e culturale. Nella prossima summer le tre big Usa voleranno su Capodichino: un segnale della forte domanda di viaggi sulla direttrice sud Italia-Usa. Lo scorso settembre Delta Air Lines ha lanciato la sua sfida ad American e United per la summer 2024 con il volo Napoli-NewYork Jfk, che decollerà il prossimo 25 maggio e sarà giornaliero. Delta opererà il volo con un Boeing 767-300 da 211 posti.
A metà agosto, invece, era stata American Airlines ad annunciare il collegamento tra Napoli e Philadelphia a partire dal 6 giugno 2024 con il B787-8 a frequenza giornaliera fino al mese di ottobre. L’aeroporto di Capodichino aveva incassato le prime attenzioni anche di United Airlines, la quale aveva ripreso nel 2022 i voli diretti con gli Usa. Il collegamento giornaliero stagionale del colosso statunitense da Napoli a NewYork Newark – attivo dal 6 maggio e fino al 28 ottobre 2023 – ha visto perfino un raddoppio delle frequenze. La rotta giornaliera, effettuata con un Boeing B767-300, è confermata anche per quest’anno, sul volo aggiuntivo si attendono novità.
INTANTO FONTANAROSSA E LAMEZIA
Inusuale, ma ormai tradizionale, in Calabria è invece il volo diretto (operato già nel pre Covid) tra Lamezia Terme e Toronto. La rotta è servita da Air Transat una volta alla settimana (ogni giovedì) dal 13 giugno fino alla fine di settembre con l’A330. L’aereo è configurato con 346 posti (12 in Classe Club e 334 in Economica). Lamezia unisce il traffico familiare (italo-canadesi, visite ai parenti) a quello più leisure. Il modello funziona e in fin dei conti è simile a quello che sta portando Napoli e Palermo alla ribalta.
Nel frattempo, l’aeroporto di Catania, diversifica con non poche difficoltà; dovute sia alle ripercussioni dell’incendio della scorsa estate, sia all’instabilità di alcuni vettori (vedi le cancellazioni Wizz Air). Lo sguardo di Fontanarossa, però, era e resta rivolto al Medio Oriente: delle tre rotte dello scorso anno (Dubai, Abu Dhabi e Riyadh in Arabia Saudita) al momento è confermata solo la prima, operata da flydubai con due frequenze settimanali. Abu Dhabi e Riyadh dipendono, invece, dalle scelte di Wizz Air. Non è detto che “l’hub del Mediterraneo” – come ama definirlo l’Ente nazionale di aviazione civile (Enac) – non possa però riservare sorprese già questa estate.