Voli in agenzia, Aiav presenta il dossier anti-Ryanair all’Antitrust
Prosegue la battaglia di Aiav – Associazione italiana agenti di viaggio – volta a contrastare le condotte vessatorie messe in atto dalla compagnia aerea Ryanair nei confronti delle agenzie di viaggio e, di conseguenza, dei loro clienti.
A maggio l’associazione aveva annunciato l’avvio di un’azione giudiziaria, con intento inibitorio e risarcitorio, contro il vettore low cost, presentando un ricorso innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) finalizzato all’accertamento dell’illecito e propedeutico per intraprendere una class action presso il Tribunale di Milano.
Nei giorni scorsi, quindi, si è svolta l’audizione presso l’Agcm e il presidente dell’associazione, Fulvio Avataneo, ha presentato un dossier nel quale si evidenziano gli elementi necessari affinché l’Autorità possa aprire un’istruttoria in merito al vettore irlandese.
Come si evince dai dati Enac per il 2022, infatti, Ryanair occupa una posizione dominante nel traffico aereo italiano, sia in termini di numero dei passeggeri trasportati, sia in termini di numero di tratte operate, molte delle quali gestite in esclusiva e senza concorrenza.
“Se di per sé la posizione dominante non è da considerare illegittima”, sottolinea la nota di Aiav, nel documento presentato in audizione si sottolinea come il vettore irlandese assuma “una condotta abusiva nei confronti degli agenti di viaggi e dei loro clienti, imponendo prezzi e condizioni contrattuali particolarmente gravose”.
A essere attenzionata, in particolare, è la pratica di inibire l’utilizzo del sito internet della compagnia agli intermediari per la prenotazione di voli e servizi ancillari a favore di un canale dedicato (cosiddetti sistemi Gds) sul quale la compagnia applica, a parità di servizi, prezzi più alti. Secondo le analisi condotte da Aiav, gli incrementi di prezzo oscillano tra il 20% e il 30%, spingendosi anche oltre in alcuni casi e rendendo, di fatto, del tutto non competitive le quotazioni praticabili dalle agenzie ai loro clienti.
«Il garante si è dimostrato molto ricettivo, soffermandosi in particolare sugli aspetti che, più di altri, recano danno potenziale al consumatore, come il maggior costo dei biglietti e dei servizi accessori acquistati in agenzia – rimarca Fulvio Avataneo – Non dimentichiamo che la vendita di servizi turistici è attività propria delle agenzie ed è un diritto dei consumatori avvalersi di tale servizio. Non tutti i consumatori possono o vogliono acquistare i biglietti online: si pensi alle persone più anziane o poco avvezze all’utilizzo di internet, a chi non possiede una carta di credito o ai gruppi, come gite scolastiche, società sportive e aziende, per i quali la prenotazione tramite agenzia è l’unica alternativa praticabile».
Secondo il presidente di Aiav, inoltre, va acceso un faro anche sul «caso dei pacchetti di viaggio, che non permettono di slegare la prenotazione del volo da tutti gli altri servizi, anche per una questione di responsabilità dell’organizzatore e quindi di tutela nei confronti del consumatore stesso. Auspichiamo che il nostro lavoro possa portare nel breve periodo ad una soluzione definitiva, a vantaggio non solo delle agenzie, ma di tutto il sistema del turismo organizzato e dei suoi milioni di clienti, italiani e stranieri».