Voli Italia-Brasile, i piani di Latam: «Gate per il Sudamerica»
L’Ambasciata del Brasile a Roma, collocata in quel luogo di eccellenza che è Piazza Navona, è il palcoscenico dove è stato presentato il volo diretto Roma-San Paolo operato da Latam, la più grande compagnia aerea brasiliana. Con tre voli settimanali da Roma e quattro da Milano, Latam collega quotidianamente l’Italia – e l’Europa – con il Brasile e con tutto il Sudamerica.
A fare gli onori di casa il consigliere Durval Cardoso de Carvalho jr, capo dell’ufficio promozione commerciale, investimenti e turismo dell’Ambasciata, e la responsabile del turismo, Flaminia Mantegazza, che ha sottolineato proprio il discorso della multiculturalità, e non solo parlando degli italiani come visitatori del Brasile (al terzo posto tra gli europei dopo Francia e Germania), ma come parte importante del popolo brasiliano (quasi trenta milioni di brasiliani, infatti, hanno antenati italiani, ndr).
I piani del vettore per l’Italia, infine, sono stati raccontati da Joao Murias dos Santos, direttore commerciale di Latam. «Siamo tornati a Roma dopo tre anni e siamo contenti di aver ripreso la rotta con un volo comodo che parte ogni mercoledì, venerdì e domenica alle 12.45, si arriva la sera a San Paolo e da lì è possibile trovare tutti i collegamenti per il Brasile e il Sudamerica. A Fiumicino operiamo con un Boeing 777 nuovo che propone 38 posti in una modernissima business class, 50 posti nella classe Latam Plus, che è una Economy più spaziosa, per un totale di 410 passeggeri».
«Per quanto riguarda il recupero del mercato dopo la pandemia – continua dos Santos – già abbiamo ripreso il 75% delle nostre operazioni a livello globale. Tra i voli in America Latina abbiamo già recuperato il 100% delle operazioni rispetto al 2019 e in Brasile e Colombia voliamo addirittura più di prima. Nel lungo raggio, poi, abbiamo recuperato circa l’80% in quasi tutte le destinazioni. Anche il nostro piano di riorganizzazione è quasi completo, con una compagnia molto più snella e attrattiva».
Pensate di attivare ulteriori voli dall’Italia in futuro?
«Al momento, anche a causa del prezzo del carburante, siamo orientati a mantenere i sette voli attuali, anche se studiamo sempre diverse opportunità. Il prossimo passo potrebbe essere l’aumento delle frequenze di una delle due tratte, ma sempre mantenendo San Paolo come principale destinazione, anche perché da lì colleghiamo con estrema facilità quasi tutto il Sudamerica».
Sulla rotta Roma-San Paolo c’è anche Ita Airways. Prevedete delle partnership in futuro?
«Siamo aperti a qualsiasi progetto. Al momento non abbiamo legami particolari, siamo “single” e possiamo collaborare in diverse forme, ma oggi una partnership importante l’abbiamo solo con Delta Air Lines sul corridoio tra Nord e Sudamerica. Per l’Europa ancora non abbiamo trovato un partner giusto».
Perché scegliere Latam per andare in Brasile?
«Perché partire con noi è come arrivare in Sudamerica appena ci si imbarca. Si viene ricevuti con la simpatia e l’apertura brasiliana e si sperimenta il viaggio da subito. Inoltre, se una volta arrivato a San Paolo ci si vuole muovere all’interno del Sudamerica, è molto più semplice fare tutto con la stessa compagnia».
In questo momento il caos negli aeroporti sta portando a ritardi e cancellazioni. Cosa sta facendo Latam per fronteggiare questa nuova emergenza?
«Innanzitutto questo è un problema che qui a Fiumicino non esiste per quanto riguarda il nuovo volo. Poi in Sudamerica al momento siamo in bassa stagione, quindi non abbiamo molti problemi. Per prepararci all’alta stagione stiamo organizzando il nostro personale e investendo moltissimo in tecnologia così da dare la possibilità ai passeggeri di risolvere da soli la maggior parte dei problemi che potrebbero incontrare. Il nostro obiettivo è essere una compagnia che può offrire al cliente la possibilità di essere digital only, completamente autonomo attraverso il proprio dispositivo. La prima interazione, quindi, potrebbe essere quella con l’assistente di volo che lo accoglie a bordo».
Quali sono i vostri prossimi obiettivi?
«Oltre a portare i passeggeri in Sudamerica, adesso abbiamo due focus prioritari: sostenibilità e inclusione. Per quanto riguarda la sostenibilità, il progetto più a lungo termine è quello di eliminare la plastica dei prodotti di consumo dagli aeromobili. E questo è un cambiamento già visibile a bordo anche sul volo che parte da Roma. Inoltre, poiché Latam è un “attore sociale” in Sud America, abbiamo sentito il dovere di portare avanti anche un altro progetto che riguarda diversità e inclusione. Ci stiamo adoperando, infatti, per ottenere la certificazione in tutto il Sud America per il trasporti di persone con difficoltà, come quelle affette da autismo».
In che modo si ottiene questa certificazione?
«Il nostro personale che viene direttamente a contatto con passeggeri con questi problemi – dall’assistente di volo all’addetto al check in – segue dei corsi che preparano ad affrontare le difficoltà che possono incontrare i passeggeri con portatori di autismo. Possono essere cose molto semplici ma bisogna conoscerle, piccole attenzioni che se si applicano e che rendono più gradevole il viaggio per tutti».