Il punto più basso da maggio 2022: con 25,1 milioni di posti, l’offerta delle compagnie aeree in Europa, nella settimana del 31 ottobre, ha raggiunto l’84,4% dei livelli del 2019, con un deficit del -15,6% rispetto allo stesso periodo pre-pandemico (29,8 milioni di posti).
Considerati i vincoli operativi, così come le preoccupazioni economiche, il ritorno ai livelli del 2019 non sarà possibile prima del 2024 o del 2025, parola di Capa – Centre for Aviation, il cui report è stato sintetizzato e pubblicato dal quotidiano online spagnolo Hosteltur.
Nel primo trimestre la capacità europea era pari al 74% sul 2019; nel secondo trimestre si è giunti all’84%, e nel terzo all’87%, lo stesso livello previsto nel quarto trimestre. Per l’intero 2022, Capa stima che l’offerta di posti dei vettori in Europa rimarrà all’82% sul 2019, con la proiezione dei primi tre mesi del 2023 che parlano del 90,1%.
Suddividendo il tutto per mercato, la capacità totale di posti nella settimana del 31 ottobre è di 6,2 milioni di posti nei mercati nazionali, mentre parliamo di 18,9 milioni di posti a livello internazionale.
Nel ranking regionale, l’Europa si piazza oggi al quinto posto. La classifica la guida l’America Latina dove il numero di posti a sedere è ora superiore del 2,6% nella settimana di riferimento; seguono l’Africa e il Nordamerica (-3% e -3,7%). Al quarto posto, il Medio Oriente (-8,8%).