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Voli Sardegna, resta orfana Alghero: il caso passa a Salvini

aeroporto di alghero

Settimana decisiva per il futuro dei voli in continuità territoriale dalla Sardegna. Dopo l’apertura delle buste che ha visto Ita e AeroItalia in cima alla graduatoria su Cagliari e Olbia, il grosso nodo da sciogliere riguarda Alghero, escluso dalle offerte delle compagnie per il bando sulle rotte agevolate. Lo scalo del nord ovest è stato snobbato, in particolare, per le difficoltà logistiche e di movimento degli aeromobili.

Oggi a a Sassari l’incontro tra i sindaci del territorio e l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, convocati dall’amministratore straordinario della Provincia Pietro Fois, per programmare iniziative concrete a difesa dello scalo Riviera del Corallo. Nella stessa giornata è prevista l’audizione dell’assessore nella commissione Trasporti del Consiglio regionale, sul tema delle criticità della continuità territoriale. Passi propedeutici all’incontro di mercoledì a Roma, dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, che riunirà l’Enac e la Regione per trovare una soluzione al caso Alghero e affrontare il tema del diritto alla mobilità dei sardi, già sotto la lente dell’Antitrust.

I prossimi passi tecnici sul bando appena scaduto passano per l’aggiudicazione provvisoria delle rotte a Ita e AeroItalia per Cagliari e Olbia e per la richiesta avanzata dall’assessorato ai vettori, di rendere disponibili alla vendita i biglietti prima della scadenza ufficiale del 31 gennaio.

LE ROTTE ASSEGNATE. Stando alla graduatoria stilata nei giorni scorsi, comunque, Ita si aggiudica provvisoriamente le rotte di Cagliari, quella per Milano Linate in esclusiva (nessuno ha presentato altre offerte) 79 punti con un ribasso del 50,3%, mentre quella per Fiumicino con 78,49 punti e un ribasso d’asta del 53,1%. Sulla Olbia-Roma e sulla Olbia-Milano, l’ha spuntata la neonata Aeroitalia con 82 punti e un ribasso d’asta del 75%. Sulla base anche della documentazione presentata, la commissione di gara provvederà alla proposta di aggiudicazione provvisoria. Prima di quella definitiva, e quindi della vendita dei biglietti, si dovrà comunque attendere il 31 gennaio per eventuali offerte senza compensazioni.

La gara prevedeva un’asta al ribasso con base di circa 52 milioni di euro: la Cagliari-Fiumicino-Cagliari vale 18,8 milioni Iva inclusa), quello per Linate 11,2 milioni. Olbia parte da quasi 4 milioni per la tratta da e verso Fiumicino e altrettanti per Linate. Più remunerativo, anche se “bistrattato”, il collegamento da Alghero che prevede 8,7 milioni su Fiumicino e 5,14 su Linate. 

UILTRASPORTI: “SARDEGNA CAMBI MODELLO”. Critica sul tema della continuità territoriale sarda la posizione dei sindacati: “Quanto sta accedendo in queste ore con l’apertura delle buste per le offerte nella gara per l’aggiudicazione delle rotte agevolate avvalora purtroppo quanto sosteniamo da mesi. Questo modello di continuità territoriale – denunciano Uiltrasporti Nazionale e Uiltrasporti Sardegna – non aderisce più alla realtà del trasporto aereo moderno, non garantisce il diritto alla mobilità ed evidentemente non è più economicamente sostenibile neanche per i vettori, sia low cost, che tradizionali. Il fatto che nessun vettore abbia presentato l’offerta sulle rotte da e per lo scalo di Alghero conferma, infatti, quanto asseriamo da mesi”.

“Ora auspichiamo – proseguono i sindacati – che la Regione Sardegna proceda immediatamente affinché non vi sia alcuna interruzione di servizio pubblico e si scongiuri il ritorno al libero mercato, precipitando il nord ovest dell’isola indietro di oltre 20 anni. È, infatti, primario garantire il servizio per tutto l’arco dell’anno, e non solo nei periodi economicamente più convenienti, mettendo inoltre a rischio i livelli occupazionali dell’aeroporto e i servizi essenziali ai cittadini e al territorio”.

Da Uiltrasporti, infine, la richiesta alla Regione di “attivare subito un tavolo tecnico di confronto per studiare un nuovo modello di continuità territoriale capace di garantire un sistema industrialmente sostenibile di collegamenti certi, a orari sicuri e a prezzi calmierati nel lungo periodo, nell’interesse dei cittadini e dell’economia del territorio. Auspichiamo che alla riunione prevista tra Enac e Regione Sardegna vengano convocati anche i sindacati per garantire la tutela dei lavoratori coinvolti”.

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