Nuova giornata complicata sul fronte del trasporto aereo. Venerdì 9 febbraio sciopero di 24 ore delle società di handling di Milano Malpensa e Linate, indetto da Ost Cub Trasporti, Flai, Adl, Ugl-Ta, Ost, Fit-Cisl, e Usb. A Linate, inoltre, dalle 11 alle 15, fermi anche gli addetti alla vigilanza Italpol.
Inoltre, sciopero nazionale del personale navigante di condotta di Air Dolomiti dalle 12.30 alle 16.30. La protesta si aggiunge allo stop di 24 ore dei lavoratori del comparto aereo, aeroportuale e dell’indotto aeroporti. «I piloti di Air Dolomiti incroceranno le braccia per il mancato rinnovo del contratto e il degrado delle relazioni industriali – chiariscono Uiltrasporti e Anpac, che rappresentano la quasi totalità dei piloti della compagnia italiana del Gruppo Lufthansa – A oltre un anno dall’inizio della trattativa per il rinnovo di un contratto scaduto da oltre 10 anni siamo giunti a una inaccettabile fase di stallo. Siamo dispiaciuti per l’utenza ma, qualora la compagnia non dovesse fare passi in avanti, questa sarà solo la prima di una lunga serie di azioni di protesta che metteremo in campo, a tutela della professionalità e delle legittime aspettative dei piloti che rappresentiamo».
Previste le fasce orarie di tutela, dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. L’intero elenco è consultabile all’interno del sito web di Enac.
Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 120mila passeggeri subiranno un disservizio per lo sciopero. I vettori dovrebbero però fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004.
In caso di sciopero aereo, ricorda ItaliaRimborso, il viaggiatore non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può acquistare, a proprie spese, un volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Le somme possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
“Nei casi di scioperi – sottolinea Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Qualora non fosse riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, il passeggero può sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad un claim company”.