Voli, ancillary al bando in Spagna. Iata furibonda

Voli, ancillary al bando in Spagna. Iata furibonda
25 Novembre 10:48 2024 Stampa questo articolo

Uno schiaffo ai passeggeri e una misura illegale: così la Iata ha bocciato e condannato la decisione del governo spagnolo di eliminare le tariffe per i costi extra come quelli per il bagaglio a mano e la scelta del posto, e multare le compagnie aeree low cost (Ryanair, Vueling, easyjet, Norwegian e Volotea) per un totale di 179 milioni di euro. Oltre a ignorare la regolamentazione Ue in materia, la misura mina la liberà dei prezzi e di conseguenza la concorrenza, principio a lungo sostenuto e difeso dalla Corte di Giustizia europea.

«Questa è una decisione spaventosa – commenta con durezza il direttore generale Iata, Willie Walsh – Lungi dal proteggere gli interessi dei consumatori, questo è uno schiaffo in faccia ai viaggiatori che vogliono scegliere. Vietare a tutte le compagnie aeree di addebitare i costi per i bagagli a mano significa che il costo verrà automaticamente incluso in tutti i biglietti. Qual è il prossimo passo? Obbligare tutti gli ospiti dell’hotel a pagare la colazione? O far pagare a tutti il ​​guardaroba quando acquistano il biglietto del concerto? Il diritto dell’Ue protegge la libertà dei prezzi per una buona ragione. E le compagnie aeree offrono una gamma di modelli di servizio, dal trasporto all inclusive al trasporto di base. Questa mossa del governo spagnolo è illegale e deve essere fermata».

«Queste multe illegali e infondate, inventate dal ministero spagnolo per motivi politici, violano chiaramente il diritto dell’Ue – attacca Michael O’Leary, ceo di Ryanair – La nostra compagnia ha utilizzato per molti anni le tariffe per i bagagli e le tariffe per il check in in aeroporto per modificare il comportamento dei passeggeri, convertendo questi risparmi in tariffe più basse per i consumatori. Le multe illegali in Spagna violano il diritto dell’Ue e saranno annullate dai tribunali, che hanno ripetutamente difeso il diritto di tutte le compagnie aeree di fissare prezzi e politiche, libere da interferenze governative».

I NUMERI DI SAVANTA

Per avvalorare la condanna nei confronti del provvedimento che di fatto elimina la libertà di scelta e penalizza il rapporto qualità-prezzo la Iata ha reso noti i risultati di un recente sondaggio indipendente commissionato a Savanta, nota società di ricerche, tra i viaggiatori aerei recenti residenti in Spagna dal quale emerge che il 65% dei passeggeri preferisce pagare il prezzo più basso possibile per il proprio biglietto aereo e pagare un extra per eventuali servizi aggiuntivi necessari; e ancora che il 66% concorda sul fatto che in generale vi è sufficiente trasparenza sulle tariffe addebitate dalle compagnie aeree per le varie opzioni di viaggio. Inoltre il 78% ritiene che il viaggio aereo presenta un buon rapporto qualità-prezzo e sette utenti su dieci si dichiara ben informato sui prodotti e sui servizi che acquista dalle compagnie aeree.

Risultati che tra l’altro sono in linea con l’ultimo sondaggio Eurobarometro della Commissione europea, in cui l’89% dei viaggiatori in tutta Europa ha affermato di essere ben informato sulle franchigie per i propri bagagli.

IL PESO DELLE ENTRATE ACCESSORIE

La Iata, nella sua nota ufficiale, sostiene poi che “l’esistenza di diversi modelli – dal servizio completo al costo ultrabasso – è una risposta alla domanda del mercato e in questo settore non è necessaria alcuna regolamentazione. Inoltre, le entrate accessorie sono fondamentali per il modello di business low cost, che ha ridotto i prezzi e ampliato l’accesso ai viaggi aerei ai gruppi a basso reddito”.

La dura requisitoria della Iata contro la decisione del governo spagnolo prosegue con una polemica annotazione: “Questa non è la prima volta che la Spagna tenta simili azioni normative e sanzioni fuorvianti. Nel 2010 il governo spagnolo ha tentato di imporre sanzioni e restrizioni simili alle compagnie aeree sulla base dell’articolo 97 della legge spagnola 48/1960, una legge emanata quando la Spagna era una dittatura fascista. Ciò è stato respinto dalla Corte di Giustizia dell’Ue sulla base di un regolamento che protegge la libertà dei prezzi (articolo 22 del regolamento n. 1008/2008)”.

Dopo aver fallito il primo tentativo, quest’ultima mossa tenta ancora una volta di sovvertire la libertà dei prezzi, dando priorità a un’altra legge spagnola (articolo 47 della legge generale spagnola per la difesa dei consumatori e degli utenti) in conflitto con i principi della libertà dei prezzi inequivocabilmente sanciti dalla legislazione europea.

E rivolgendosi ai governanti spagnoli Walsh aggiunge: «Hanno fallito una volta e falliranno ancora. I consumatori vogliono di meglio rispetto a questo passo retrogrado che ignora le realtà dei viaggiatori di oggi. L’industria del turismo spagnola è cresciuta fino a rappresentare quasi il 13% del Pil del Paese, con l’80% dei viaggiatori che arrivano in aereo e molti di loro attenti al budget. In tale contesto le tariffe aeree economiche hanno svolto un ruolo enorme nella crescita di questo settore dell’economia. Il governo non ha alcuna competenza – legale o pratica – nell’eliminare la disponibilità delle tariffe aeree di base. La Corte di Giustizia europea ha concluso questo dieci anni fa».

Il direttore generale Iata termina ricordando: «Il trasporto del bagaglio a mano ha un costo a esso associato. Ciò è dovuto principalmente ai tempi di imbarco allungati, a causa del tempo necessario ai passeggeri per sistemare i propri bagagli. L’utilizzo degli aeromobili è un parametro chiave della redditività delle compagnie aeree, in particolare sulle operazioni a corto raggio. Aggiungere altri 10-15 minuti a terra per imbarcarsi su ogni volo riduce rapidamente il numero di voli che gli aerei possono effettuare ogni giorno. Tutti coloro che pagano di più per avere meno scelta sono il peggior risultato possibile che una regolamentazione possa offrire».

RICORSO IN TRIBUNALE

Le cinque compagnie aeree low cost (solo Ryanair ha ricevuto una multa di quasi 108 milioni) “presenteranno ricorso” in tribunale ha annunciato l’Associazione delle linee aeree spagnola (Ala) attraverso il suo presidente, Javier Gándara, che ha definito “illegale” il provvedimento adottato dal ministero del Consumo spagnolo.

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Andrea Lovelock
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