Voli Usa, utili in fumo tra caro fuel e ritardi
Costi elevati, carenza di personale e ritardi nella consegna degli aeromobili stanno bruciando gli utili delle compagnie aeree nell’ultimo anno, nonostante i grandi sforzi e successi dei primi 12 mesi di vera ripresa del settore. È questo il quadro che emerge dai bilanci in fase di distribuzione dei tre colossi dei cieli nordamericani – American, Delta e United – che vedono nel 2023 l’anno del definitivo ritorno agli utili d’oro da pre pandemia. E il caos dei sistemi informatici Usa di qualche giorno fa o l’ondata di maltempo che ha bloccato gli aeroporti sembrano momenti isolati pronti a essere archiviati.
Questo è l’augurio di Delta Air Lines che ha diffuso venerdì scorso i risultati finanziari per l’ultimo trimestre di dicembre e l’intero anno 2022, riportando anche le previsioni per il primo trimestre 2023. Secondo lo statement del gigante statunitense le entrate rettificate sono state pari a 12,3 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2022, ovvero l’8% in più rispetto al trimestre di dicembre 2019 (l’ultimo pre pandemia).
I RISULTATI DI DELTA
L’utile operativo rettificato è stato di 1,4 miliardi di dollari, con un margine operativo dell’11,6%. mentre l’utile rettificato è stato di 1,48 dollari per azione, al di sopra delle aspettative degli analisti di 1,33 dollari per azione. I risultati non sono stati ben accolti però dai mercati finanziari e il titolo di Delta ha ceduto il 4% in Borsa nella giornata di venerdì scorso. Il segnale è quello inequivocabile di una certa preoccupazione per come il settore possa affrontare costi sempre più crescenti e carenza di personale cercando di ridurre al minimo le possibilità di bruciare nuovi investimenti e di non dissanguarsi con le attuali pendenze.
«Mentre ci avviciniamo al 2023, il contesto del settore per i viaggi aerei rimane favorevole e Delta è ben posizionata per offrire guadagni significativi e una crescita del flusso di cassa – ha sottolineato il sempre ottimista ceo della compagnia, Ed Bastian – Prevediamo di aumentare le entrate del 2023 dal 15 al 20% e migliorare i costi unitari anno su anno, supportando una prospettiva di utili per l’intero anno da 5 a 6 dollari per azione e tenendoci sulla buona strada per raggiungere più di 7 dollari di utili per azione nel 2024».
I ricavi totali per miglio posto disponibile, infine, in Delta sono aumentati del 29% rispetto al 4° trimestre 2019 e del 19% su base rettificata. Il load factor è stato dell’85% contro l’ 86% del quarto trimestre 2019.
Bastian ha, inoltre, ricordato il sistema di incentivazione che Delta usa con i suoi dipendenti. «Il personale di Delta ha affrontato le sfide del 2022, offrendo affidabilità operativa e prestazioni finanziarie leader del settore, e non vedo l’ora di riconoscere i loro risultati con oltre 500 milioni di dollari in pagamenti di partecipazione agli utili il mese prossimo». Delta Air Lines infatti – prevedendo di operare già nel primo trimestre del 2023 il 99% dei voli rispetto al pre Covid – si aspetta di far aumentare gli utili del 200% anno su anno e del 250% nel 2024 rispetto al 2022.
I MOVIMENTI DI AMERICAN E UNITED
American Airlines, invece, sta aumentando le sue previsioni di entrate e utili nel quarto trimestre dichiarando di aver guadagnato da 1,12 a 1,17 dollari per azione nel trimestre, quasi il doppio delle previsioni precedenti. La compagnia aerea afferma che le entrate sono state del +16-17% rispetto allo stesso trimestre del 2019, e sono supportate dalla forte domanda e dall’aumento delle tariffe medie (le previsioni di crescita erano al 11-13%). Sempre American – che dovrebbe annunciare il bilancio completo 2022 il prossimo 26 gennaio – ha lasciato trapelare che le entrate per miglio probabilmente sono aumentate del 24% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Grazie alla domanda ancora in crescita e alle previsioni per il nuovo anno, i risultati di American hanno spinto le proprie azioni al +5% registrato lo scorso giovedì: un segnale di fiducia che ha premiato anche i numerosi interventi che AA ha sviluppato sul fronte dei costi, con una previsione di aumento di questi ultimi del 10% nell’anno in corso, escluso il carburante.
United Airlines, infine, annuncia che l’utile per azioni rettificato del quarto trimestre di 2,10 dollari, un balzo rispetto al risultato negativo dello scorso anno. Le previsioni, infine, dicono che le entrate aumenteranno del 49,4% a 12,2 miliardi di dollari poiché la domanda di viaggi aerei si è ripresa dalla pandemia. A fine 2022, infine, United ha ordinato fino a 200 aeromobili Boeing 787 Dreamliner, una mossa che il ceo, Scott Kirby ha definito come un passaggio «per far diventare United la più grande compagnia aerea al mondo nel futuro prossimo».
Le entrate nette del vettore hanno probabilmente raggiunto i 692,4 milioni di dollari, o utili rettificati per azione di 2,10 dollari. United presenterà il suo bilancio dopo la chiusura dei mercati il prossimo 17 gennaio.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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