Offensiva Ryanair per il 2017 con Michael O’Leary che annuncia nuovi voli da Roma e continua a corteggiare Alitalia: «Feederaggio sul long haul, ma lasci perdere il low cost». Durante la conferenza stampa a Roma la compagnia riafferma la sua leadership in Italia con 27 aeroporti serviti, 400 rotte e 36 milioni di clienti (pari a un +10% rispetto al 2016). Sono 27mila, inoltre, i posti di lavoro generati da Ryanair, secondo quanto annunciato dal management.
Grazie allo stop all’incremento delle tasse da parte del governo italiano, Ryanair annuncia di essere riuscita ad aumentare il flusso di passeggeri da e per l’Italia, ma rimane critica sugli aumenti dei costi a Fiumicino che «causerà un ribasso di almeno 600mila passeggeri l’anno – ammonisce O’Leary – Al contrario un aeroporto come Napoli, che ha stilato un piano di incentivi, ci ha permesso di basare 3 aeromobili e programmare 17 collegamenti settimanali da questa città».
Le nuove rotte da Roma
Su Roma Ciampino, Ryanair, per l’inverno 2017 servirà 35 rotte (con le novità di Comiso e Trieste) per un totale di 5 milioni di clienti attesi per l’intero anno, mentre su Fiumicino, la compagnia aerea avvierà due nuove rotte, per un totale di 12 rotte, e uno stimato di 3,2 milioni di pax. Sono 47 in totale le rotte dagli aeroporti di Roma Ciampino e Fiumicino che consentiranno di trasportare uno stimato di 8,3 milioni di passeggeri.
Confermati i voli su Barcellona, Dublino, Londra e Madrid. Tutto questo per un investimento complessivo di 1,3 miliardi di dollari nel 2017, basando 10 aeromobili su Roma.
Corteggiando Alitalia
Sulla possibilità di operare voli transatlantici è ben esplicita la replica di O’Leary: «Non ci pensiamo, ma forse fra cinque sei anni, per il momento stiamo lavorando con Norwegian e Alitalia per una politica di feederaggio che consenta ai passeggeri comode connection tra i nostri voli e quelli long haul di questi vettori». Ci sarebbe già una concreta proposta di vendere i voli Alitalia sul nostro sito. A tal proposito O’Leary sarebbe in attesa della risposta ufficiale di Alitalia.
E sul progetto di Alitalia di aprire una compagnia low-cost, nel suo piano industriale O’Leary ha detto chiaramente: «Non ci sono i presupposti perché quello delle low cost è un modello industriale completamente diverso da quello dei vettori di linea (legacy), basti vedere le difficoltà nelle relazioni sindacali che insorgerebbero. Alitalia non potrebbe proporre tariffe a 9 euro come noi – prosegue il manager – e il suo obiettivo dovrebbe essere quello di incrementare il business sulle Americhe e collaborare con noi invece di competere sul segmento low cost».
E infine sulla vicenda Etihad-Lufthansa, O’Leary non ha dubbi: «Non credo che ci siano benefici per Alitalia. Meglio pensare a a sganciarsi totalmente dagli accordi con Air France che hanno bloccato la crescita dell’ex vettore di bandiera italiano. Riguardo a Lufthansa, c’è la prospettiva di una riduzione dei voli nazionali che favorirà la crescita di Ryanair, dove avremo basi in forte incremento come Berlino, Francoforte».