Voucher, appello di Jelinic: «Commissione europea prenda posizione»
Continua il tiro alla fune con l’Ue sulla questione voucher e l’ok dei consumatori, sollevata tra l’altro anche per via del caso Olanda, con Fiavet che fa la sua dura replica: “Il parere personale di un commissario alla giustizia è fuorviante, dannoso per miliardi di euro e fa comodo alla stampa tedesca, non di certo alla nostra economia”.
«È straordinario come in questo momento, così difficile, ci si possa svegliare una mattina con un commissario europeo incaricato di occuparsi di Giustizia che rilascia interviste, guarda caso su un quotidiano tedesco, il Frankfurter Allgemeine Zeitung, riguardanti le sorti dell’economia di settore di un Paese come l’Italia, in cui il turismo porta un saldo attivo di 17 miliardi di euro e il 15% dell’occupazione ed è attualmente in perdita per 120 miliardi di fatturato», dichiara la presidente dell’associazione delle agenzie di viaggi, Ivana Jelinic, che ritiene quella di Didier Reynders «una pura, personale, opinione, assunta su alcuni media».
I voucher, prosegue Jelinic, «sono una durissima e immediata conquista delle associazioni di categoria in prima linea come Fiavet. In base alle leggi, sicuramente ognuno potrà contribuire personalmente alla distruzione di un comparto economico intessendo cause che forse vincerebbe contro un avversario che alla fine sarà inesistente perché sul lastrico, sia che si tratti del consumatore che dell’agente di viaggi». Su questa normativa, però, per Fiavet manca una posizione definita dall’Europa, “perché ad oggi non c’è stata nessuna comunicazione da parte della Commissione europea”.
«Vorrei inoltre far sapere a Reynders – conclude Jelinic – e alla stampa tedesca che io la mattina non mi sveglio rilasciando interviste sulle normative dell’industria siderurgica di Francoforte e vorrei che egli facesse altrettanto riguardo al codice del turismo italiano».