Un voucher vacanze formato europeo. È’ questo l’auspicata soluzione pragmatica che l’Ectaa suggerisce agli stati membri dell’Ue in vista della riunione dei ministri del turismo in programma questa settimana.
Il messaggio dell’Ectaa ai governi europei è di quelli perentori: “Fate presto”. L’associazione che raggruppa alcune delle principali sigle di rappresentanze delle imprese di viaggi dei paesi europei ha diffuso una nota nella quale viene sottolineato come è indispensabile varare subito “un pacchetto di misure a sostegno del comparto. Una urgenza dettata dal fatto che l’80% dei viaggi e soggiorni in Europa è generato da flussi turistici intra-europei.
«Finora – dichiara il presidente di Ectaa, Pawel Niewiadomski – le misure finanziarie a sostegno dell’economia non hanno raggiunto le piccole e medie imprese che costituiscono la parte preponderante della filiera turistica. C’è bisogno di maggiore sostegno in termini di liquidità, con un impegno collettivo da parte di tutti gli Stati-membri, considerano che il turismo contribuisce all’11% del Pil europeo e assicura oltre 12 milioni di posti di lavoro. È questo il momento per varare un Piano straordinario di risanamento dell’industria turistica, fortemente ancorato a quel Piano Marshall preannunciato dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Un programma coraggioso che aiuti l’intero settore a ripartire, aiutandolo a operare al meglio quella fase di transizione verso un turismo digitale, sostenibile e innovativo nelle sue forme».
Ed uno dei passaggi-chiave che tutti i paesi-membri dell’Ue devono affrontare, secondo il presidente di Ectaa, è proprio quello dei voucher o buoni-vacanza: «Si deve trovare un comune accordo per una soluzione pragmatica che possa far superare la crisi di liquidità delle imprese turistiche, senza negoziare protezioni dei consumatori, perché oggi la strada dei rimborsi non è praticabile. Semplicemente perché nelle casse delle impese di viaggi, sia adv che tour operator, non ci sono più soldi».