Web tax, 3% sui ricavi nella nuova proposta dell’Ue
Una web tax del 3% sui ricavi, applicabile a quelle società che generano un fatturato globale ed europeo non superiore, rispettivamente, a 750 e 50 milioni di euro. È la soluzione temporanea proposta dalla Commissione Ue a Bruxelles, che potrebbe entrare in vigore già da subito, con introiti stimati di almeno 5 miliardi all’anno. Il giro d’affari sarebbe generato dalla vendita della pubblicità e delle informazioni personali, oltre che dall’attività di intermediazione.
Per questo motivo, riguardando solo alcune tipologie di ricavi, si tratta di una tassa indiretta, con validità fino all’arrivo della riforma complessiva che dovrà risolvere una volta per tutte la problematica legata alle grandi aziende digitali, come Facebook, Google o Uber, che ancora oggi continuano a sfuggire, per gran parte, al fisco.
«Le regole attuali non permettono ai Paesi membri di tassare correttamente le imprese digitali in Europa quando queste non hanno presenze fisiche – sono le parole di Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici e monetari, apparse su Il Sole 24 Ore – Questa situazione rappresenta un buco nero per gli Stati europei, che aumenta sempre più poiché la base imponibile si riduce. Ecco il motivo per cui oggi proponiamo una nuova norma giuridica e una tassa provvisoria applicabile a tutte le attività digitali».