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Wedding tourism, a ottobre Roma ospita la Borsa del Matrimonio in Italia

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Alla scoperta delle migliori soluzioni legate al mondo delle nozze made in Italy. Con il patrocinio di Enit e dell’Assessorato alle attività produttive di Roma Capitale, torna Bmii, la Borsa del Matrimonio in Italia, che il 20 e 21 ottobre a Roma ospita 100 buyer provenienti da tutto il mondo. L’evento, giunto all’ottava edizione, si svolgerà al Palazzo dei Congressi.

Dopo la battuta di arresto dovuta alla pandemia, nel 2022 la ripresa del wedding tourism nel nostro Paese è stata registrata in tutte le regioni con numeri lusinghieri: 619mila arrivi e oltre due milioni di presenze collegate al fenomeno, un flusso che secondo i dati dell’Osservatorio Destination Weddings in Italy ha prodotto un fatturato di 599 milioni di euro, +11% rispetto al 2019. Gli Stati Uniti sono stati il principale Paese di provenienza (29,2%) delle coppie straniere che hanno deciso di celebrare il matrimonio in Italia, ma oltre il 57% degli eventi sono stati generati da coppie di sposi residenti in Paesi europei. Il wedding tourism, insomma, si conferma in continua ascesa in Italia e ci sono tante prenotazioni e richieste per il 2023 – con un incremento stimato di oltre 1.000 eventi, +9,5% – e anche per il 2024.

Oltre le mete classiche, dal Chianti a Venezia, gli sposi, soprattutto gli americani, scelgono sempre più borghi e alberghi diffusi, in cerca di autenticità e sostenibilità. La Toscana è la prima regione di elezione, con il 21% dei matrimoni organizzati, seguita da Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Piemonte. In generale il Centro Italia è l’area preferita, 38,8%. La villa resta la location capace di intercettare il maggior numero di preferenze, in seconda posizione e in forte ascesa ci sono proprio le cerimonie nei borghi. In crescita anche gli agriturismi e i resort di campagna.

In forte aumento le richieste di cittadini stranieri di celebrare il matrimonio a Roma: solo nel 2022 si sono tenute ben 855 cerimonie fra coppie arrivate da paesi esteri. Con una media di 58mila euro a matrimonio, per Roma questo ha significato nel 2022 un giro d’affari da 50 milioni di euro. Si stima che nel 2023 i numeri – che già si stanno allineando a quelli pre-pandemia – saranno ancora più alti. Roma è presente anche nella top five delle principali destinazioni di tendenza per le lune di miele, insieme alle altre due mete italiane Positano e Costiera Amalfitana.

«Il wedding incide sempre di più sulla filiera del comparto turistico sottolinea Ottorino Duratorre, presidente di Tecnicon, società specializzata in eventi del settore Moda-Sposa e organizzatrice di Bmii, RomaSposa e Roma Travel Show – Obiettivo della Bmii è quello di sviluppare l’attività di incoming, fondamentale per sostenere il nostro territorio e introdurre le realtà italiane concretamente nel processo di internazionalizzazione».

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