by Redazione | 19 Aprile 2017 15:02
Secondo una ricerca di Vivilitalia, società di Legambiente che promuove il turismo sostenibile, sono più che soddisfacenti le prospettive del comparto benessere e terme: il turismo wellness, nel mondo, è un segmento in crescita che rappresenta il 14% della spesa globale nel mercato dell’ospitalità e vale 494 miliardi di dollari.
E per il futuro le stime sono ancora più incoraggianti: questa nicchia di mercato crescerà ulteriormente e molto più rapidamente rispetto alle altre tipologie del travel, con un incremento medio annuo del 9,9% entro il 2017. Sotto il cappello del wellness c’è quel turismo generato da persone che si recano in un luogo per migliorare il proprio stato di salute psicofisica, ricercando esperienze uniche e autentiche, nonché terapie generalmente dolci e non invasive. La finalità per questo tipo di turisti è quella di ottenere un miglioramento del livello di benessere e di prevenzione, per innalzare la qualità della propria vita e della salute personale.
Inoltre, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Italiano del turismo del benessere, la scelta della vacanza wellness non è legata alla sola struttura ospitale/beauty center ma all’intero territorio nel quale la struttura stessa è collocata. Tanto che il 43% degli italiani indica la natura come il luogo fondamentale del benessere mentre i turisti associano il benessere a termini come “tornare in forma”. Per il 73% degli italiani il turismo wellness è praticato entro i confini nazionali, solo il 27% si sposta all’estero.
Tra le regioni italiane che meglio si identificano con una proposta di vacanza benessere troviamo in testa il Trentino Alto Adige (35,7%), seguito dalla Toscana (15,4%) e dall’Umbria (6,4%).
I clienti che acquistano offerte legate al wellness provengono prevalentemente dalla Lombardia (19,2%), dal Lazio (11,1%), dalla Campania (10,1% ) e dall’Emilia Romagna (8,9%).
Il benessere termale rappresenta una componente fondamentale dell’offerta wellness. In Italia le imprese termali sono 37.815, e offrono, complessivamente, 28mila posti letto, di cui, quasi il 50% localizzato nel Nord Italia, un business che occupa 60mila addetti e produce un fatturato annuo di 1,5 miliardi euro. Il Veneto è la prima regione italiana con 85 aziende termali. Secondo i dati Istat, relativi alla capacità degli esercizi ricettivi, i comuni “termali” in Italia sono 170, con circa 3.700 strutture ricettive.
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