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Western Australia loves Italia (e viceversa): parla la vice premier Saffioti

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Di chiare origini italiane come suggerisce il nome, Rita Saffioti è la vice premier e vice ministra del Turismo del Western Australia. Lo Stato ha ospitato l’ultimo Global Summit del Wttc e punta proprio sui turisti provenienti dal nostro Paese. Soprattutto giovani, che possono trovare opportunità di lavoro stagionale con il quale pagarsi una vacanza dai costi importanti. Ma che tipo di “esperienza indimenticabile”, come amano ripetere gli australiani, si può fare in questa terra lontana oltre 12 ore di volo? Ecco come Saffioti ha risposto alle domande de L’Agenzia di Viaggi Magazine.

È nata in Australia, ma i suoi genitori sono italiani…
«Sì, i miei genitori sono venuti dall’Italia. Mio padre nel 1949 e mia madre nel 1953. Si sono incontrati qui e si sono sposati».

Lei è vice premier e vice ministro del Turismo dell’Australia Occidentale. Ha detto che è importante diversificare le attività economiche nel vostro Paese cercando di fare crescere il turismo. Ma al momento, questo quanto impatta sull’economia?
«L’Australia Occidentale ha un’economia molto forte, ma è in gran parte basata sulle risorse naturali. Rappresentiamo una quota importante delle esportazioni nazionali di ferro, litio, oro. Vogliamo costruire un’industria del turismo perché non ha il peso che vorremmo. L’obiettivo è di diversificare la nostra economia e questo significa cercare di attrarre più investimenti, avere più voli e più visitatori da posti come l’Italia».

Al momento da quali Paesi provengono i turisti e quali sono i mercati dai quali volete aumentare l’incoming?
«Va detto subito che negli ultimi anni il mercato italiano è cresciuto in ambito di turismo nell’Australia Occidentale. Prima del Covid, l’Italia era il 17° mercato più grande e ora è tra i primi 10. I voli diretti hanno davvero dato un bell’impulso al turismo; l’Europa è sicuramente un grande target di pubblico per noi e quello che abbiamo visto è che vengono a lavorare più giovani italiani. Questi visti per le vacanze lavorative stanno effettivamente portando più giovani dall’Italia di quanti ne abbiamo mai avuti. Molti di loro venivano per lavori durante le vacanze lavorative e poi tornavano. Ma stiamo puntando molto anche sulla Cina e l’India. Ma crediamo davvero, in particolare, grazie all’ampia comunità italiana di potere attrarre molti più italiani nel corso degli anni».

Lei parla del turismo in Australia come di un’esperienza, che è quello che oggi chiedono i viaggiatori, ma promuovete l’Australia più per i paesaggi grandiosi e il contatto con la natura che con le persone. Pensate che i turisti non incontrino la gente?
«Abbiamo un ambiente incredibile ed è quello che stiamo promuovendo. Ora nella mia agenda turistica stiamo inserendo anche molti eventi. E questo riguarda le persone. Abbiamo invitato la Roma e l’Ac Milan che sono venuti a Perth il 29 maggio per giocare una partita di calcio. Stiamo cercando di costruire il nostro programma di eventi e assicurarci che i giovani dall’estero che vogliono venire qui possano vivere eventi unici. Abbiamo anche un importante festival di artisti di strada. Vogliamo sviluppare un calendario in modo che ogni mese succeda qualcosa in città».

Pensa che il turismo potrebbe avere un impatto notevole sulle comunità locali?
«L’impatto economico è molto forte e il turismo è il modo migliore per comprendere culture diverse. Ovviamente la diaspora italiana è molto forte in Western Australia, ce n’è molta; e c’è comunque un grande amore per gli italiani. Quindi sì, fondamentalmente aiuta a creare posti di lavoro e crescita economica ma anche consapevolezza culturale».

Qui si vedono molti giovani e lei ci vuole puntare. Ma dall’Europa all’Australia è un viaggio lungo e costoso, ciò significa che solo chi ha una buona disponibilità economica può godersi una vacanza di questo tipo?
«Abbiamo attraversato un periodo di prezzi piuttosto alti che stanno iniziando a scendere. E abbiamo il volo diretto per Roma da Perth. L’altra cosa è, come ho detto, che ci sono molte opportunità di lavoro nell’Australia Occidentale per chi vuole provare una vacanza lavorativa. Volare qui è un po’ più costoso rispetto ad altri posti, ma una volta arrivati si prova un’esperienza incredibile. È un posto che vale davvero la pena di visitare».

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