Wizz Air si accoda a Ryanair nella lotta contro le “Ota pirata”
Non le chiama “Ota pirata” come fa Ryanair, o almeno non ancora. Ma la sostanza non cambia: Wizz Air segnala ai passeggeri quelli che considera “ricarichi significativi applicati dalle principali agenzie di viaggi online”, ovvero Kiwi e eDreams.
I ricarichi riguardano le tariffe base dei voli, ma anche e soprattutto i servizi aggiuntivi come i bagagli in stiva e i posti a sedere con spazio extra per le gambe.
A giugno Wizz Air ha condotto un’indagine sulle tratte tra Italia e Regno Unito; ne è risultato che il ricarico per i posti con maggiore spazio per le gambe sul sito di Kiwi raggiunge il 66%, salendo al 145% su eDreams: se questo extra costa 24 euro sul sito ufficiale di Wizz Air, su Kiwi il prezzo sale a 40 euro e raggiunge 59 euro su eDreams.
Un bagaglio da 20 kg viene venduto con un ricarico dell’83% da Kiwi e con un ricarico del 66% da eDreams.
Perfino i biglietti Priority sono soggetti a significativi ricarichi, fino al 14% su Kiwi, mentre le tariffe base sono il 43% più alte su eDreams.
Wizz Air chiarisce anche quello che considera un aspetto poco noto ai viaggiatori italiani: “quando prenotano tramite Ota, condividono i loro dati con queste ultime e non con le compagnie aeree. Infatti, le Ota acquistano e rivendono i biglietti ai clienti rimanendo i titolari delle prenotazioni, impedendo alle compagnie aeree di accedere alle informazioni sui viaggiatori. Di conseguenza, ciò ostacola un supporto clienti efficiente e diretto”.