Wmf Rimini, gli esperti: «Sì all’Ai, ma va usata con responsabilità»

Wmf Rimini, gli esperti: «Sì all’Ai, ma va usata con responsabilità»
19 Giugno 11:27 2023 Stampa questo articolo

Cala il sipario sul Wmf – We Make Future di Rimini, tenutosi dal 15 al 17 giugno con L’Agenzia di Viaggi Magazine media partner dell’evento. Al centro della kermesse – che ha raccolto oltre mille speaker e più di 600 espositori e realtà aziendali da tutto il mondo – la tecnologia e gli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale, affrontata anche durante l’attesissimo speech di Sir Tim Berners-Lee, l’informatico britannico co-inventore insieme a Robert Cailliau del World Wide Web.

Sul mainstage a Rimini Fiera, venerdì 16 giugno con la conduzione della giornalista Diletta Leotta e dell’ideatore dell’evento Cosmano Lombardo (ceo di Search On Media Group), Berners-Lee ha descritto le diverse fasi di vita del web, evidenziando l’impatto sulla società, le sfide affrontate e soprattutto quelle future. «Oggi più che mai è fondamentale garantire la privacy e i diritti digitali. L’intelligenza artificiale può e deve essere utilizzata con responsabilità; le conversazioni come quelle che si possono avere con tool come ChatGpt devono essere sicure».

Anche Monica Orsino, senior learning and development consultant di Microsoft, ha ribadito la centralità della corretta gestione dei dati dell’Ai parlando di etica e inclusività e di veicolazione di valori fondamentali. Secondo Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei Deputati, «l’intelligenza artificiale è il prodotto dell’intelligenza umana e quindi la cosa migliore che possiamo fare è investire in istruzione, formazione, conoscenza e competenza».

Per Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, il blocco temporaneo di ChatGpt in Italia è stata soltanto una scintilla rispetto a un problema globale. «Diverse società stanno sperimentando l’Ai sul mercato, ma il mercato non può e non deve essere un laboratorio. I processi vanno disciplinati; l’errore è credere che innovazione e regole siano in contrapposizione: non può l’innovazione fagocitare il diritto alla privacy. Non dobbiamo fermare lo sviluppo, ma capire come governarlo consapevoli che il ritmo del progresso tecnologico è assolutamente incompatibile con quello della regolamentazione».

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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