by Redazione | 27 Settembre 2023 12:05
Un compleanno più “green” del solito festeggiato in Arabia Saudita. Nel giorno in cui spegne 43 candeline, la Giornata mondiale del turismo si focalizza sugli “investimenti verdi” e mirati, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030. Istituita nel 1979 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo dell’Onu, è stata celebrata per la prima volta nel 1980, decimo anniversario dell’adozione degli Statuti dell’Unwto, il 27 settembre 1970.
Cerimonie ufficiali a Riyadh, ma sono previste iniziative in tutto il mondo: per tutte le informazioni consultare il portale dell’Unwto[1], che invita a condividere le immagini di festa sui social con gli hashtag #WTD2023 e #WorldTourismDay.
«Il turismo è una potente forza di progresso e di comprensione reciproca – nota il segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikasvhili – che va protetta e nutrita. Oggi l’emergenza climatica minaccia molte destinazioni di viaggio e la sopravvivenza stessa delle comunità e delle economie che dipendono dal turismo. E molti Paesi in via di sviluppo gravemente colpiti dal cambiamento climatico si trovano anche ad affrontare un crescente deficit di investimenti e una crisi del costo della vita».
Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ci tiene a sottolineare che «il turismo è un pilastro delle nostre economie. Svolge un ruolo centrale nelle nostre società e nella nostra vita individuale e offre soluzioni ad alcune delle nostre maggiori sfide, tra cui l’emergenza climatica e l’urgente necessità di passare a economie più sostenibili. In questa Giornata mondiale del turismo riconosciamo la necessità vitale di investimenti verdi per costruire un settore turistico che sia al servizio delle persone e del pianeta».
In Italia, intanto, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, celebra la ricorrenza con una lettera aperta a Libero Quotidiano: «Questa giornata – è il suo incipit – può essere l’occasione di pensare a un nuovo approccio in questo comparto in costante mutamento».
«Chi viaggia – prosegue Santanchè – esce dal suo ambiente per andare verso un altro ed è qui che avviene l’incontro tra culture, tradizioni e stili di vita differenti, che genera un patrimonio di ricchezza, immateriale ed economico, che contribuisce alla crescita di una Nazione. Il valore del turismo, quale motore culturale e acceleratore economico, è alla base del lavoro che governo e ministero, stanno facendo per portare il comparto a essere la prima industria italiana e traino del Pil».
«Una missione ambiziosa, ma realizzabile – scrive ancora la titolare del Mitur – che necessita di una bussola capace di indicare a tutti la via intrapresa ed essere il punto di riferimento per tutti gli attori del comparto. Ed è con questo spirito che ci siamo dotati di un Piano strategico del turismo[2], una necessità che nasce dall’osservazione degli errori del passato e dalla consapevolezza che la mancanza di condivisione, l’agire in modo settoriale e in compartimenti stagni ha impedito al turismo di elevarsi e di evolversi».
Sul tema specifico di questa giornata, relativo al turismo sostenibile, la Santanchè esprime un auspicio: «Vorrei che tutto il turismo diventasse sostenibile attraverso la promozione di atteggiamenti responsabili, l’investimento in innovazione tecnologica a basso impatto ambientale e in formazione professionale»
Passando a parlare del nostro Paese, il ministro ne evidenzia «la completezza dell’offerta turistica. L’Italia è un luogo turistico senza limiti di tempo e spazio, che ci dona la possibilità di emanciparci dal concetto di stagionalità del turismo. È un passo molto importante per consentire di trasformare il settore in una moderna industria che può contare su una continuità di offerta e una programmazione che consente alle aziende di fare economie di scala, formare adeguatamente il personale, investire secondo una sistematicità che oggi non è possibile».
Inoltre, conclude, «dobbiamo poter intendere il turismo anche come ascensore sociale, dove i nostri giovani possono trovare lavoro non per una stagione mentre studiano, bensì dove possano investire per una carriera che gli consenta di crescere e che sia un’opportunità per la loro vita».
E approfittando della Giornata mondiale del turismo, la presidente di Federturismo, Marina Lalli, ricorda che «l’Italia attira sempre più stranieri nel periodo fuori stagione, ovvero a settembre e più in generale in autunno, ma anche i viaggiatori italiani sono aumentati, circa 10 milioni a settembre. Anche la componente straniera è molto forte soprattutto da Germania, Francia e Stati Uniti». «Già dal 2022 registriamo come si sia attenuato il picco eccessivo degli arrivi nei mesi di luglio e agosto, che si era avuto fino al 2019, e che gli stranieri vengono nel nostro Paese in altri momenti. A trainare i flussi turistici in questo mese anche il caldo, che continua, e grandi appuntamenti, come la Settimana della Moda, che si è svolta a Milano, e la Ryder Cup di golf, in programma a Roma[3].
Sui LinkedIn, invece, il post celebrativo di Alpitour World, che esorta ad approfittare di «questa occasione per riflettere su quanto il turismo possa essere davvero uno straordinario motore di cambiamento e connessione. Un ponte tra culture, occasione di incontro e scambio, un mezzo per apprezzare le meraviglie del mondo e cogliere il senso profondo della tutela del patrimonio artistico e naturale che ogni destinazione cela». Quindi, l’invito al pubblico a condividere «nei commenti il tuo viaggio del cuore, quello che ti ha cambiato la vita o ti ha ampliato gli orizzonti».
Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/world-tourism-day-la-lettera-aperta-di-santanche/
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