by Redazione | 18 Novembre 2019 11:43
Sono i viaggi leisure a fare da traino al turismo mondiale. A dirlo sono i numeri provenienti dal World Travel Monitor redatto dalla società di consulenza Ipk International, in collaborazione con Itb Berlino, secondo cui il business travel registra invece una stagnazione: «A questo proposito – ha sottolineato Rolf Freitag, ceo di Ipk International – bisogna però distinguere tra il Mice, ancora in espansione, e il vero e proprio corporate travel, che invece è crollato del 4% nel periodo preso in considerazione».
Se i viaggi d’affari crollano, tutt’altri numeri per il segmento city break, che con il loro +8% di incremento superano sia le vacanze balneari (+2%) che le crociere (+ 6%), tra le tipologie di viaggio più richieste.
LA CONFERMA ASIA. Nessuna novità, invece, in termini di destinazioni. È stata e lo sarà anche l’anno prossimo, infatti, l’Asia a guidare la crescita del turismo a livello mondiale, con il World Travel Monitor di Ipk che conferma come nei primi otto mesi del 2019 i viaggi outbound abbiano visto un aumento del 3,9% e sia proprio l’Oriente a sostenere la crescita della travel industry con un +5%, contro una media a livello globale del +4%.
In prima fila a sostenere questo trend c’è l’outbound del continente asiatico (+ 6%), che come nel 2018 batte la concorrenza di tutte le altri parti del mondo grazie alla performance della Cina (+9%). Superiori alla media mondiale sono stati anche i viaggi all’estero effettuati dai turisti nordamericani (+4.5 %), che distanziano di due punti percentuali quelli degli abitanti del Vecchio Continente (+ 2,5%). In calo, invece, rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno, i flussi provenienti dall’America Latina (- 3%).
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