LONDRA – Come si dice mattatore in inglese? A un certo punto Daniela Santanchè afferra il microfono nella conferenza stampa made in Italy nello stand Enit al Wtm – moderata da Fabrizio Condò, giornalista del L’Agenzia di Viaggi Magazine, storico media partner della manifestazione – e non lo molla più. Accanto a lei l’ambasciatore dell’Italia a Londra, Inigo Lambertini, la ceo Enit Ivana Jelinic e il governatore della Liguria Giovanni Toti, rimasto intrappolato nel traffico della city e giunto con qualche minuto di ritardo.
Sono quasi le 11.30, nell’affollata piazza Italia del marketplace londinese, quando il ministro del Turismo spodesta la Venere dominante e poliedrica e si prende la scena: dalla soddisfazione per l’Italia prima meta dei viaggiatori Uk al ruolo centrale del turismo italiano nel mondo, passando dai rapporti (ottimi) con l’omologo britannico, John Whittingdale, incontrato di buon mattino.
La prima tappa a Londra, però, era coincisa con l’inaugurazione del volo Ita Linate-London City: «È la dimostrazione – sottolinea Santanchè – dell’importanza dei trasporti e dei collegamenti aerei, fondamentali per chi dal Regno Unito arriva in Italia». A proposito: nessuna paura per nuovi rialzi delle tariffe in vista di Natale, dopo il braccio di ferro estivo con Ryanair per il decreto sul caro voli? Santanchè allarga le braccia e chiede pazienza: «Ci stiamo lavorando, non è un capitolo semplice e non dipende solo da noi». Il sorriso torna subito, quando si riprende a parlare dei turisti britannici sbarcati in massa in Italia nei primi nove mesi del 2023: oltre 300.000: «È il segno che apprezzano molto il nostro Paese, la natura, il buon cibo, le città d’arte, il mare».
Ecco perché Ivana Jelinic aveva osservato che i viaggiatori britannici sono innamorati delle “tante Italie”, nell’intervista rilasciata per lo speciale Wtm in lingua inglese Italia Travel News, realizzato dalla nostra casa editrice in collaborazione con l’Enit: «Esatto – spiega la ceo – la varietà dell’offerta culturale italiana è unica. Inoltre, la destagionalizzazione e la sostenibilità hanno un forte impatto sul turismo d’Oltremanica, così come il segmento wedding e le dimore storiche, non solo in Toscana. I numero sono già eccellenti, vedrete che torneremo ai livelli pre Covid. È stato molto importante aver tenuto vivi i rapporti con il Regno Unito».
Un feeling ininterrotto, dunque, un fil rouge che non si è mai spezzato: non c’è Brexit che tenga, come conferma il nostro ambasciatore a Londra, Inigo Lambertini: «Non c’è dubbio e ne abbiamo pieno riscontro proprio dal sentiment del turismo Uk verso il nostro Paese. Italia e Inghilterra sono molto vicine e anche il flusso di italiani verso l’isola resta imponente. Un gran bel segnale».
Ma Santanchè scalpita, sta arrivando il governatore della Liguria, Giovanni Toti: il Tamigi si “colora di verde” grazie al pesto, con un pestello e un mortaio giganti montati a bordo di una chiatta, la titolare del Mitur vuole saperne di più, incalza Toti e dichiara la sua passione per quella salsa fatta con il basilico Dop diventata dal 1870 uno dei vessilli della regione: «Indubbiamente – dice Toti – il pesto è il nostro biglietto da visita, che fa da apripista ai tesori della Liguria: da Genova alle Cinque Terre, dal Golfo dei Poeti al mare e la montagna: non manca nulla». Manca un ingrediente invece, la focaccia, fa notare Santanchè, quando siamo agli sgoccioli del meeting in una Wtm traboccante di folla.
Per l’instancabile ministro del Turismo c’è ancora il tempo per un avvincente slalom fra gli stand delle regioni, tra una foto di qua e un selfie di là. Quindi il pranzo, rigorosamente a tre colori, of course. Poi il contachilometri continuerà a girare. Per il ministro e per la Wtm, una fiera dei sogni in perenne movimento. Perché come cantava Nancy Sinatra “These boots are made for walking”.