Turismo nelle scuole superiori come materia di studio e specializzazione perché il mondo dei viaggi è la nuova frontiera per i giovani e il settore può rivelarsi il datore di lavoro per le nuove generazioni. Un messaggio lanciato in occasione del 17° summit dell’Unwto, organizzato in collaborazione con il Wttc (World Travel and Tourism Council) e svoltosi al World Travel Market di Londra, al quale hanno partecipato ben 40 ministri del turismo, numero record per un’assise internazionale dedicata al comparto. Messaggio a sostegno dell’Education Toolkit 2023, uno strumento che consentirà ai Paesi di tutto il mondo di introdurre il turismo come materia scolastica superiore.
A sostegno di questa grande operazione di “scolarizzazione” a favore del turismo, nel corso del vertice istituzionale al Wtm, dove erano rappresentate tutte le regioni del mondo, l’Unwto ha presentato i dati di una vera e propria opportunità: per 1,2 miliardi di persone, di età compresa tra i 16 ed i 24 anni, il turismo può affermarsi come uno dei principali datori di lavoro e motore dell’empowerment dei giovani. Ma ci sarà molto da lavorare, se si considera che secondo l’Ufficio per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), circa il 10% di questa fascia demografica è disoccupata e il 14% possiede solo qualifiche di base.
Da qui la sfida che l’Unwto ha già raccolto con l’attività di promozione dell’Education, ovvero della formazione specializzata, come sottolineato dal direttore generale Natalia Bayona: «Dobbiamo sostenere l’istruzione specializzata e nel contempo promuovere lo sviluppo delle competenze specifiche nei vari ambiti del turismo. E l’Education Toolkit 2023 dell’Unwto va in questa direzione.»
Lanciato nell’ottobre scorso, il corso di di laurea in Gestione del turismo sostenibile offerto dall’Unwto e dall’Università di scienze applicate e arti di Lucerna accoglierà i suoi primi studenti nel 2024. Attualmente, sono 30 le università in tutto il mondo ad aver contribuito con contenuti all’Accademia online dell’Unwto. E sul campo, la Riyadh School of Hospitality and Tourism in Arabia Saudita e l’Accademia del turismo a Samarcanda, in Uzbekistan, stanno già formando migliaia di professionisti del turismo.
Nel condividere queste politiche il ministro del Turismo del Regno Unito, John Whittingdale, ha sottolineato l’importanza di piattaforme come il summit dei Ministri per fornire un dialogo su come i diversi paesi stanno affrontando le sfide comuni, compreso il progresso dell’educazione turistica. Con un numero di partecipanti a livello ministeriale più che doppio rispetto al 2022 – che evidenzia il forte interesse per l’argomento – i partecipanti hanno condiviso le loro opinioni sul ruolo dell’istruzione nel futuro del turismo. I ministri di Sudafrica, Egitto, Filippine e Giordania hanno poi ribadito l’importanza di sostenere l’istruzione in ogni fase. Ad esempio, il Sudafrica ha lanciato un Fondo azionario per il turismo per colmare il divario tra le competenze degli studenti e le esigenze dei datori di lavoro, mentre nelle Filippine l’istruzione turistica si estende dalle scuole superiori ai diplomi professionali. Allo stesso tempo, la Giordania sta lavorando per potenziare le capacità dei lavoratori del turismo, anche per quanto riguarda le competenze linguistiche.
A loro volta i ministri di Mauritius, Malta e Indonesia hanno sottolineato la necessità vitale di migliorare le competenze dei lavoratori del turismo nuovi ed esistenti. Mauritius ha osservato che tutti i paesi meno sviluppati sono stati duramente colpiti dalla pandemia e si trovano ad affrontare la sfida di aumentare i tassi di alfabetizzazione, potenzialmente con il sostegno bilaterale e multilaterale. Per Malta una nuova Skill Card mirerà a elevare gli standard professionali nel settore per le migliori prospettive di carriera per i lavoratori e servizi per i turisti, mentre l’Indonesia darà priorità all’innovazione e all’adattamento poiché intende creare 5 milioni di posti di lavoro nel turismo nel prossimo decennio. Sottolineando l’importanza vitale dell’istruzione per la sostenibilità del turismo, il ministro della Colombia ha sottolineato come il settore stia portando pace, lavoro e opportunità per i giovani in aree afflitte da insicurezza, mentre l’Etiopia ha condiviso il suo lavoro investendo nei giovani e nelle infrastrutture turistiche. Al termine del summit Natalia Bayona ha sottolineato l’urgente necessità di rendere il turismo un settore ambizioso per i giovani di tutto il mondo, con partenariati pubblico-privato essenzialmente per colmare l’attuale divario di competenze nel settore.