Nuova puntata nello scontro dei cieli tra i due colossi dell’aviazione globale: Boeing e Airbus. Il tema è sempre quello dei sussidi illegali concessi dai Paesi all’industria.
Questa volta è l’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) che annuncia la sua decisione finale sul tema sussidi di stato ad Airbus riscontrando come l’Unione Europea abbia omesso di adempiere alle numerose precedenti sentenze che avevano decretato oltre 22 miliardi di dollari di sussidi illegali.
Nello specifico, l’Ue e quattro dei suoi membri (Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) hanno proseguito i sussidi illegali al produttore europeo di aerei Airbus e le violazioni sarebbero legate a prestiti concessi a condizioni favorevoli fatti dai governi europei ad Airbus per il superjumbo A380 e per il jet a lunga tratta A350, che competono con il noto Dreamliner 787 della concorrente Boeing.
L’Organizzazione Mondiale del Commercio, quindi, prende posizione a favore degli Usa che, sostenuti dalla politica dei dazi del presidente Donald Trump, potrebbe varare nuove ritorsioni commerciali del valore di miliardi di dollari contro la Ue. L’Unione Europea ha annunciato che si muoverà rapidamente per rispettare le regole del Wto.
«Questa decisione conferma una volta per tutte che l’Europa ha da tempo ignorato le regole della Wto e che i sussisi sono costati alle aziende americane dell’aerospazio decine di miliardi di dollari in ricavi persi», ha sottolineato rappresentante commerciale degli Usa, Robert Lighthizer.
Il ceo di Boeing, Dennis Muilenburg, ha detto: «La decisione del Wto invia un messaggio chiaro: il mancato rispetto delle regole e i sussidi illeciti non sono tollerati. Il successo commerciale di prodotti e servizi dovrebbe essere sostenuto dal loro merito e non da azioni distorte di mercato».