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Wttc: “All’Italia mancano 250mila lavoratori nel travel”

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Turismo a serio rischio di ripresa per via dell’enorme mole di posti di lavoro ancora vacanti, tra le cause principali, tra l’altro, della grave crisi in cui versa oggi il trasporto aereo mondiale.

L’allarme arriva sempre dal World Travel & Tourism Council (Wttc), che ha condotto uno studio su alcune delle destinazioni turistiche più popolari come Italia, Stati Uniti, Spagna, Uk e Portogallo.

I dati del Wttc parlano chiaro: è l’Italia il Paese più colpito. Nel turismo italiano, infatti, mancano ben 250mila lavoratori, con le stime che certificano come un posto di lavoro su sei potrebbe rimanere vacante quest’anno. Pesante il conto per gli hotel e le agenzie di viaggi, comparti dove si giungerà rispettivamente a un -38% e -42% di mancanza di risorse umane.

«La ripresa economica dell’Italia è messa in serio pericolo. Bisognerà trovare abbastanza persone per riempire questi posti di lavoro ancora vacanti», ha dichiarato Julia Simpson, Wttc president & ceo.

Prima della pandemia, nel 2019, il settore turistico italiano contava circa 1.4 milioni di impiegati. Ma nel 2020 sono stati persi oltre 200mila lavoratori per via dello scossone Covid. L’anno scorso l’Italia ha registrato una buona ripresa con una crescita del 58,5% del contributo del settore all’economia nazionale, tuttavia l’attuale e progressiva carenza di personale non aiuta nel proseguire il percorso di rilancio.

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