I due maggiori benefattori del turismo mondiale sono a stelle e strisce e parlano cinese. Secondo l’ultimo report del Wttc – World Travel & Tourism Council, dedicato alle tendenze dell’impatto economico del settore che da anni sostiene decine di milioni di posti lavoro nel mondo, gli Stati Uniti si confermano il mercato dei viaggi e del turismo più potente al mondo, avendo contribuito lo scorso anno con la cifra record di 2,36 trilioni di dollari all’economia della nazione, quasi il doppio del contributo economico del secondo mercato sul podio, la Cina, che vanta un contributo al Pil di 1,3 trilioni.
Sul gradino più basso, ma comunque pur sempre al terzo posto nel mondo, si colloca la Germania con un impatto complessivo di 487,6 miliardi di dollari. A seguire, al quarto posto, troviamo il Giappone – in vigorosa ripresa post pandemia – con 297 miliardi di dollari; al quinto posto il Regno Unito con 295,2 miliardi di dollari.
La Francia, che rimane ancora la destinazione più popolare, ha mantenuto la sua sesta posizione con un contributo di 264,7 miliardi di dollari, seguita a ruota dal sorprendente Messico con 261,6 miliardi di dollari, dimostrando il suo continuo appeal come importante destinazione turistica. L’ottavo posto è occupato saldamente dall’India, con un contributo al Pil di 231,6 miliardi, a riprova della sua crescente influenza e importanza come bacino di traffico leisure internazionale. E a completare il ranking, al nono posto si colloca l’Italia con 231,3 miliardi di dollari, seguita a brevissima distanza dalla Spagna con 227,9 miliardi.
L’altra parte del report, di grande interesse, riguarda le proiezioni per l’immediato futuro. Gi analisti del Wttc predicono che nel prossimo decennio e quindi entro il 2035 a guidare la top ten ci sarà la Cina che diventerà il più grande mercato di viaggi e turismo, superando gli States che rimarranno al secondo posto, mentre al quarto posto volerà’ l’India, destinata a diventare uno dei primi cinque mercati più potenti nell’universo leisure.
Cambiamenti radicali nel ranking che dimostrano la natura dinamica del settore globale dei viaggi e del turismo, con numerosi mercati emergenti che guadagnano terreno e le potenze tradizionali che mantengono, seppur a fatica, le loro posizioni. Il rapporto evidenzia inoltre alcune performance a dir poco eclatanti. I tassi di crescita annuali di certi Paesi mostrano incrementi a tre cifre: come nel caso proprio della Cina che nel 2023, rispetto al 2022, ha fatto segnare un aumento del +135,8% e altri Paesi minori galoppano quasi allo stesso ritmo, sebbene con cifre pi contenute, come Malesia e Filippine.
Julia Simpson, presidente e ceo del Wttc, ha commentato: «Mentre attendiamo con impazienza i dati di un 2024 che sarà da record, è chiaro che i viaggi e il turismo non solo sono tornati sulla buona strada, ma sono anche pronti a raggiungere una crescita senza precedenti rispetto a tanti altri settori. Continueremo a dare priorità alla sostenibilità e all’inclusività, garantendo che questa crescita vada a beneficio di tutti e protegga il nostro pianeta per le generazioni future. La resilienza e il potenziale di innovazione del settore continuano a spingerci avanti».
La terza parte del report di sicuro interesse per gli addetti ai lavori è dedicata alla spesa turistica e ai Paesi che ne beneficeranno maggiormente. Secondo il rapporto, destinazioni chiave stanno già registrando un’impennata della spesa internazionale rispetto ai livelli pre pandemia, come l’Arabia Saudita, in crescita del 91,3% rispetto al 2019, la Turchia (+38,2%), il Kenya (+33,3%), la Colombia (+29,1%) e l’Egitto (+22,9%). Ma è la spesa dei visitatori internazionali a livello globale destinata a crescere a doppia cifra con un incremento quest’anno del +16% per raggiungere 1,9 trilioni di dollari, mentre si prevede che i turisti nazionali spenderanno oltre ogni aspettativa, raggiungendo i 5,4 trilioni di dollari, con un aumento del 10,3% rispetto ai livelli del 2019.
Il Wttc ha in programma il suo Global Summit che quest’anno si svolgerà a Perth (Boorloo), dall’8 al 10 ottobre.