Wttc, crac globale in cifre.
Ma a giugno si riparte
Un impatto devastante quello del Covid-19 sul turismo nel 2020. Una botta che vale quasi 4,5 trilioni di dollari persi secondo l’Economic Impact Report, pubblicato annualmente dal World Travel & Tourism Council (Wttc) che, però, sostiene come una possibile ripresa dei viaggi a partire da giugno prossimo possa dare alla seconda metà del 2021 una sorte assai migliore di quella attuale.
PIL A PICCO; PERSI MILIONI DI POSTI DI LAVORO. Il contributo del settore turistico al Pil globale è sceso vertiginosamente: stando ai numeri del Wttc, nel 2020 si è passati da 9.2 trilioni a 4,7 trilioni di dollari, andando così a rappresentare il 5,5% dell’economia mondiale. Quanto al lavoro – nel 2019 il travel generava il 10,6% dell’occupazione (circa 334 milioni di lavoratori) – lo scorso anno oltre 62 milioni di persone lo hanno perso.
Chiaramente, il report rivela anche una perdita shock nella spesa per i viaggi internazionali, diminuita del 69,4% rispetto all’anno precedente. Riguardo ai viaggi domestici, invece, le perdite si attestano al -45%.
Gloria Guevara, Wttc presidente & ceo, ha dichiarato: «I governi di tutto il mondo stanno lavorando molto per salvare i posti di lavoro, senza questi sforzi i dati del report sarebbero molto peggiori. La ricerca mostra come il settore del turismo sia stato devastato, con il contributo al Pil ridotto praticamente della metà. È fondamentale ricevere il sostegno necessario per accelerare la ripresa economica».
POSSIBILE RIPRESA DA GIUGNO 2021. L’Economic Impact Report non lascia troppi dubbi: in occasione di una ripresa da giugno prossimo, in vista dell’estate, il contributo al Pil aumenterebbe del 48,5% su base annua; la ricerca mostra anche la possibilità di raggiungere quasi gli stessi livelli del 2019 nel 2022, con un ulteriore incremento su base annua del 25,3%.
Il World Travel & Tourism Council, che sottolinea l’importanza del Digital Green Certificate nel percorso di ripresa degli spostamenti internazionali, prevede inoltre che se la campagna di vaccinazione globale continuerà a ritmo elevato e le restrizioni di viaggio verranno ammorbidite, i 62 milioni di posti di lavoro persi nel 2020 potrebbero tornare entro il prossimo anno.