Wttc, i tre pilastri dell’Arabia Saudita nel travel
Anche il grande progetto di lancio turistico dell’Arabia Saudita parte con la priorità del rispetto dell’ambiente. Lo ha ribadito il ministro del Turismo, Ahmed Al Khateeb, al discorso di benvenuto con il quale ha accolto i circa 3mila partecipanti al Wttc Global Summit che si è aperto martedì a Riyadh: «Abbiamo appena lanciato il Sustainable tourism global center, che vuole condurre il nostro settore all’obiettivo di “zero emissioni” e che è formato da molti Paesi e da diversi soggetti interessati – informa – Abbiamo anche lanciato il Stgc Youth Initiative (Il Centro globale giovanile per il turismo sostenibile) perché crediamo fortemente nella forza dei giovani. Ma soprattutto comprendiamo tutti l’importanza di fare questo percorso insieme. Andando oltre l’industria e il governo.
Questa sfida, secondo Al Khateeb, porterà alla creazione di 126 milioni di posti di lavoro nel giro di 10 anni. Vuol dire che ogni tre nuovi posti di lavoro creati, uno sarà nel turismo. Molte vite cambieranno ma «attingendo al potere della collaborazione, bisognerà garantire che nessuno venga lasciato indietro».
Con un investimento di sei trilioni di dollari nel Regno saudita, da qui al 2030, «investiamo sul futuro dei giovani», ribadisce, ricordando come in Arabia Saudita due terzi della popolazione abbiano meno di 35 anni. Per incoraggiarli a entrare nel mondo del travel, è stato lanciato un programma che prevede la formazione di 100mila giovani ogni anno. Training da svolgere nel Paese, ma anche all’estero, laddove serva. Un modo per cogliere l’opportunità di condividere le best practice e di imparare gli uni dagli altri.
E proprio nell’ultima giornata del Global Summit, Al Khateeb ha firmato diversi accordi di collaborazione concreta con i suoi omologhi di altri Paesi presenti all’evento del Wttc.