Wttc, in arrivo 1,78 miliardi per il turismo spagnolo
La Spagna gioverà di qualcosa come (quasi) due miliardi di dollari di investimenti nei prossimi anni. È quanto emerge dal Wttc Global Summit, in corso a Siviglia con L’Agenzia di Viaggi Magazine trade media partner per l’Italia. La conferma è stata data direttamente da Gloria Guevara, presidente e ceo dell’associazione che raggruppa quasi 200 tra amministratori delegati e presidenti di alcune delle più importanti aziende private mondiali che operano nell’industria del turismo, presentando il Global Leaders Dialogue, evento introduttivo del summit a cui hanno partecipato i responsabili del settore travel di Paesi come Spagna, Bulgaria, Grecia, Kenya, Filippine, Slovenia, Argentina e Usa.
«La Spagna è una nazione che ha investito molto nel turismo e che sarà oggetto di interesse da parte dei nostri associati anche in futuro. In totale, dicono i ceo della nostra associazione, gli investimenti ammonteranno a 1,78 miliardi di dollari», dichiara Guevara.
«Il nostro segreto – ha aggiunto Isabel María Oliver, secretary of state of tourism del Paese iberico – è la cooperazione tra pubblico e privato. Una cooperazione che ci fa ben guardare anche al 2019, visto che già a febbraio abbiamo registrato una crescita degli arrivi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 3,3%». La Spagna, in particolare, ha chiuso il 2018 con 82,8 milioni di arrivi.
Intanto, la 19ª edizione del Wttc Global Summit ha già fatto registrare il tutto esaurito ancora prima di incominciare: nella città andalusa sono arrivati circa 1.300 delegati (per un totale di oltre 1.650 accreditati alla manifestazione) in rappresentanza, solo per fare qualche esempio, di nomi come Hilton, Ihg, Meliá, Mastercard, Visa American Express, UnionPay, Expedia, Airbnb, Amadeus, Iberia, Iag, Tui, Thomas Cook, Msc crociere, Abercrombie & Kent, Virtuoso, Value Retail, TripAdvisor e Hyperloop Transportation Technologies.
Oggi a Siviglia è previsto l’arrivo anche di alcune personalità politiche come Barack Obama, Margaret Kenyatta, first lady del Kenya, e il presidente messicano Felipe Calderón.