Wttc, l’imperativo della biometria nel futuro dei trasporti

28 Maggio 13:07 2018 Stampa questo articolo

Con una crescita annua di 4 miliardi di passeggeri aerei (stima Iata) da qui al 2030 e un incremento di turisti internazionali che fra poco più di dieci anni toccheranno la cifra record di 1,8 miliardi di viaggiatori, i governi dei Paesi-guida del mondo sono chiamati a una sfida senza precedenti, non solo dal punto di vista della capacità infrastrutturale, ma anche nel campo della sicurezza e quindi dovranno cooperare per accelerare le applicazioni tecnologiche e per aumentare la sicurezza dei viaggi.

Lo ha ribadito il presidente e ceo del World Travel & Tourism Council (Wttc), Gloria Guevara Manzo, intervendo all’International Transport Forum di Lipsia, spiegando che «il settore dei trasporti, soprattutto nell’ambito aereo, non può prescindere dalle strategie finalizzate all’evoluzione del turismo. Quest’ultimo settore genera ormai il 10,4% del Pil mondiale e assicura oltre 313 milioni di posti di lavoro. Un patrimonio che va tutelato. Per garantirne la crescita occorre seguire strategie condivise, sia nei trasporti aerei, ferroviari e marittimi, che in quelli turistico-ricettivi».

Da qui la pressante richiesta del Wttc per una ricerca condivisa di soluzioni tecnologiche efficaci ed efficienti, che coinvolgano governi e ministeri competenti, tra le quali figura la biometria che va adottata e introdotta con urgenza su scala internazionale per favorire la massima sicurezza dei viaggiatori.

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Andrea Lovelock
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