L’Isola di Zanzibar ancora al centro dell’interesse di The Cocoon Collection e della famiglia Azzola, fondatrice e proprietaria del brand che identifica i resort di lusso di proprietà di Azemar tour operator, questa volta per un progetto sociale legato alla popolazione dell’isola.
La famiglia Azzola, presente sull’isola con i resort the Island Pongwe e Gold Zanzibar Beach House & Spa a Kendwa, da diverso tempo collabora con la popolazione locale al fine di favorire lo sviluppo del territorio ha da poco avviato un nuovo progetto di rivalutazione della storia e cultura locale che riguarda Prison Island, piccola isola della Tanzania, appartenente all’arcipelago di Zanzibar, e ha creato un museo con mostre fotografiche, inaugurato alla fine dello scorso anno, incentrato sulla storia e sul patrimonio di Zanzibar e dei suoi abitanti. Nel progetto anche la realizzazione di una riserva naturale per le storiche tartarughe giganti che vivono sull’isola.
Attilio Azzola, founder and corporate sales manager di The Cocoon Collection, così commenta l’iniziativa: «Zanzibar è per noi un luogo importante sul quale abbiamo investito moltissimo ma siamo consapevoli che non c’è crescita senza sintonia con il territorio. Lavoriamo costantemente per migliorare le condizioni di coloro che vivono qui e abbiamo sempre cercato di far vivere agli ospiti dei nostri resort un’esperienza diretta e profonda con l’ambiente circostante. Per tale motivo siamo molto orgogliosi del progetto di Prison Island perché siamo convinti che rinsaldare il legame tra chi vive quotidianamente quest’area e il patrimonio culturale e naturale che quel territorio racchiude è fondamentale per permettere a tutti di crescere, creando opportunità per il futuro».
The Cocoon Collection aprirà a giugno 2024 sull’isola tropicale di Bawe, Bawe Island, il primo “one island one resort“ sulla destinazione. La struttura 5 stelle sarà perfettamente integrata nel territorio e diventerà un punto di riferimento per la sostenibilità grazie ad una serie iniziative inedite come la creazione del parco solare più grande di Zanzibar, l’utilizzo di micro turbine eoliche, il riciclo delle acque scure e la creazione, in collaborazione con il governo locale, di un’area marina protetta attorno all’isola.