Zelensky all’Italia: «Mai più oligarchi russi in vacanza»
L’Italia non sia più meta di vacanza degli oligarchi russi. Lo ha chiesto nel suo appello a Montecitorio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un discorso di undici minuti – in cui ha paragonato Mariupol a Genova – che ha fatto seguito ai video collegamenti dei giorni scorsi con i Parlamenti di Regno Unito, Canada, Stati Uniti, Germania e Israele, quest’ultimo contestato per il paragone tra l’Ucraina sotto assedio e l’Olocausto.
Tornando a noi, Zelensky ha ricordato a deputati e senatori, riuniti alla Camera, come funzionari e oligarchi russi «utilizzino l’Italia per le loro vacanze». «Non dovete accogliere queste persone – ha incitato il presidente ucraino – Dovete congelare immobili e conti, sequestrare gli yacht e congelare gli asset di chi in Russia ha potere di decisione. Dovete sostenere le sanzioni e l’embargo contro le navi russe nei vostri porti, non dovete permettere consentire eccezioni alle sanzioni per nessuna banca russa».
Il discorso di Zelensky, che ha dunque toccato temi connessi al turismo, è stato accolto con entusiasmo dal nostro premier Mario Draghi, che ha assicurato «aiuti, anche militari, alla resistenza» e ha concluso con una presa di posizione geopolitica chiarissima: «L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea».