by Redazione | 13 Febbraio 2019 12:36
Un grido d’allarme, ma anche un’opportunità di rilancio per la media distribuzione. Ivano Zilio, presidente di Primarete coglie l’occasione degli ultimi movimenti di mercato – in primis l’acquisizione di Marsupio da parte di Gattinoni [1]– per rilanciare il suo modello distributivo.
Una nota che suona anche come una lettera aperta a scontenti e delusi dal fenomeno aggregativo in corso, citando un pezzo storico di Vasco Rossi, “Siamo solo noi…”. Sembra essere la risposta di Zilio alla domanda “chi è rimasto nel mercato della media distribuzione organizzata del settore turistico?”
«Oggi la globalizzazione spiana il terreno e crea mercati nuovi solo parzialmente riconducibili ai modelli tradizionali. Credo che la competitività non sarà più determinata dalle dimensioni – sottolinea il presidente del Gruppo Primarete e socio di TravelBuy – Aziende medie locali, ma strutturate e giovani, avranno la possibilità di competere con player più grandi, magari globali».
Zilio mette in dubbio, infatti, il modello delle mille e più agenzie, mettendolo in relazione con percorsi imprenditoriali più flessibili e cooperativi. «Sono sicuro che alla fine non assisteremo al dominio della grande distribuzione. Un’azienda del turismo sarà più competitiva se riuscirà a collaborare con i clienti e con i partner agenzie senza la pressione che proviene naturalmente dall’alto. Il flusso dell’innovazione, un tempo verticale – dalle aziende al mercato – oggi è più orizzontale e collaborativo. I modelli potranno convivere in simbiosi e l’uno non prevaricherà sull’altro, a patto che siano sviluppati sull’agilità e più vicini ai bisogni dei clienti».
APPROFONDIMENTO: #1MINUTOINFIERA con Ivano Zilio a Bit 2019[2]
Gli fa eco il business partner Alfredo Vassalluzzo, presidente di TravelBuy: «L’idea di un network umano e digitale permette di superare vincoli logistici e arrivare alle persone. Siamo convinti che sarà premiata la diversità di modello e crediamo in uno scenario dove non necessariamente grande batterà piccolo. Il mercato attuale vede una moltitudine di agenzie nate con una propria personalità e di fatto, indipendenti, ritrovarsi all’interno di un unico macro-agglomerato, che sacrifica quella specificità che le ha viste nascere, snaturandone l’essenza stessa. Riconosciutesi in un modello a cui hanno aderito, si ritrovano oggi di fronte a un modello differente caratterizzato da una buona nota di spersonalizzazione».
Già da tempo il duo Zilio-Vassalluzzo ha criticato sia la cosiddetta “dittatura del brand” di alcuni network, sia la “sottomissione a logiche di mercato”[3] eterodirette dalle proprietà sulle reti controllate.
Ma Primarete e TravelBuy sono convinti che le aggregazioni dei multimarca che “si costringono sotto un’unica bandiera” non vinceranno, lasciando alla media distribuzione un ruolo ancora importante perché “realtà così ampie, difficilmente danno risposte immediate e personalizzate ad agenzie che richiedono costante assistenza e specifica considerazione”.
«Il gruppo Primarete – con clude Zilio – rappresenta, oggi, la vera alternativa. L’impostazione digital è il nostro fattore distintivo ma il nostro modello, altamente informatizzato, è proteso alle persone, ai singoli agenti di viaggi che quotidianamente manifestano esigenze specifiche che un gruppo come Primarete soddisfa ogni giorno e sarà lieto di soddisfare in futuro anche per chi non si riconosce nel contenitore in cui, suo malgrado, è finito».
Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/zilio-al-contrattacco-spazio-alla-media-distribuzione/
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