Come sarà la vita in zona bianca? Si manterrà, certo, il distanziamento, le mascherine saranno d’obbligo, nei luoghi chiusi sarà prevista areazione e sanificazione. Ma tutto il resto no: non ci sarà il coprifuoco e tutte le attività, il cui riavvio è previsto dal governo, saranno aperte in anticipo.
È quanto è emerso, nelle scorse ore, dall’incontro tra il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, a cui hanno partecipato anche Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute e Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Un tavolo al termine del quale è stata condivisa una linea d’azione che sarà oggetto di una prossima ordinanza del ministro e che – per lo svolgimento delle attività – si rifà alle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali”, stilate dalle Regioni.
Per entrare in zona bianca servono tre monitoraggi consecutivi con meno di 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Una situazione in cui si trovano, al momento, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, che sulla base di quanto emergerà venerdì dalla Cabina di regia sull’andamento epidemiologico potrebbero passare già da lunedì prossimo nell’area privilegiata. Stessa sorte, il 7 giugno, toccherebbe ad Abruzzo, Veneto, Liguria e Umbria. A queste regioni, da giorno 14, potrebbero unirsi Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, provincia di Trento e Puglia.
Guardando alle regole, invece, il wedding riparte subito nelle aree bianche con l’obbligo del green pass per tutti gli invitati. Certificato di negatività o immunizzazione al Covid i cui requisiti sono «fortemente raccomandati» dal Comitato tecnico scientifico (Cts), insieme alla prenotazioni obbligatorie, per tutte le attività ricettive, dalla ristorazione agli stabilimenti balneari, dai cinema ai teatri agli altri locali di intrattenimento. Riguardo ai ristoranti, dove sarà possibile mangiare anche al chiuso, è richiesto di mantenere la mascherina anche al tavolo quando non si mangia e non si beve,